L‘eurodeputato del PD, Daniele Viotti, ha incontrato la scorsa settimana i nostri redattori per rispondere a tre domande sulle questioni di più stringente attualità sul panorama italiano ed europeo di questo mese.
Sul tavolo la questione del ddl Cirinnà, che ha tanto coinvolto prima i sostenitori del matrimonio omosessuale poi i manifestanti del “Family Day”, che ritengono al contrario lo sposalizio tra persone dello stesso sesso (e la possibilità di adozioni che potrebbero derivarne) un diritto personale che la società non devo necessariamente riconoscere.
Per il tema dell’immigrazione, ancora un cenno dal punto di vista di un europarlamentare sulla sospensione del Trattato di Scenghen: uno dei capisaldi dell’Unione Europea, che ha tra l’altro reso percepibile per tutti il percorso di unificazione, che aveva comportato l’abbattimento delle frontiere e del sistema doganale tra Stati. E che, a causa dei flussi di migranti, porta oggi al ritorno del particolarismo nazionale.
Infine, vista la città d’origine di Daniele Viotti, uno sguardo alle future elezioni amministrative: Torino a maggio vedrà lo scontro tra un uscente sindaco, Piero Fassino, monco delle fasce più estremiste della sinistra che sosterranno Airaudo, e la rampante candidata del M5S, Chiara Appendino, partita con largo anticipo ed ampio slancio nella sua propaganda. Ancora dubbi su chi parteciperà alla tenzone in rappresentanza del centro e del Centro Destra. Ecco quindi il pensiero dell’Onorevole, raccolto in un ufficio territoriale del PD in cui svolge incontri con cittadinanza ed attivisti.
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