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Vides ut altas

Creato il 13 gennaio 2012 da Sogniebisogni
Vides ut altas

Ricomincio a scrivere nell’anno nuovo per rompere un po’ il ghiaccio. Questa volta non ho espresso propositi di nessun genere dato che già di solito vengono disattesi, ma l’anno nuovo si presenta carico di presagi tanto foschi che nessuno mio conoscente ha voglia di fare previsioni per il futuro, anzi speriamo che il governo Monti, nel suo furor tagliatorio decida di accorciare l’anno, magari eliminando un paio di mesi verso la fine, cosa che consentirebbe sicuramente al paese un estremo risparmio in pagamenti di bollette, file alla posta e bestemmie.
Intanto mi si è aperto un rubinetto nel naso e dissemino la casa di fazzolettini sporchi, disponendoli in artistiche costellazioni nei diversi angoli (quattro) del monolocale. È in momenti come questi che il fatto di essere single mi appare come un implicito vantaggio esistenziale. Giacerò nel mio letto di dolore sudaticcio, afflitto da oscure sinusiti, con aloni di Zerinol e l’occhio da pesce bollito, fino a nuovo ordine. Ho una massa di articoli promessi a destra e a manca da finire. Fuori si azzuffano i tassisti, i leghisti, i casi paund, gli onorevoli deputtani, piovono referendum, i sarcasmi, i controlli fiscali da Cortina di Ferro o d’Ampezzo. Per ora mi pare più prudente rintanarmi a casa ed aspettare tempi migliori, sperando che non mi scoprano gli archeologi del futuro, perfettamente mummificato sul divano accanto al calorifero.

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