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Vieni avanti cretino

Creato il 07 luglio 2011 da Symbel

Vieni avanti cretinoLo scollamento nel Governo ormai è tangibile, e non ci si cura più di nasconderlo. Solo Berlusconi, caricato a molla, lo nega ad oltranza millantando un clima di armonia come neppure i giornali amicissimi osano fare.
La norma infilata di nascosto nella manovra Tremonti è disconosciuta da tutti, persino – colmo dei colmi – dal Premier. Un tempo ciascun deputato o ministro si sarebbe immolato come scudo umano pur di difendere Berlusconi dagli attacchi per le presunte leggi ad personam. Oggi è tutto un “chi? io? naaaaa” in attesa che il gallo canti tre volte. La Lega mette il broncio, Tremonti fa spallucce, gli altri non ne sanno niente, persino Berlusconi dice che lui la norma non la voleva ma l’hanno convinto in tal senso. Ma chi è stato allora? L’unico che non ha smentito il coinvolgimento è Angelino Alfano, un po’ perchè in quanto nuovo Segretario per acclamazione non puó smarcarsi e deve fare da parafulmine, un po’ perché di norme salva-Premier ne ha già firmata qualcuna. Angelino/Agnellino deve rendersi conto che se non vuole esser bruciato come il pupazzo a Carnevale, deve cominciare a farsi valere anche nei confronti del padre padrone del partito.
Altra dimostrazione di scollamento si è avuta nella conferenza stampa congiunta La Russa-Calderoli sul rifinanziamento delle missioni all’estero. Ovviamente Ignazio è stato tutto un vanto per l’impegno militare dei valorosi soldati italiani. Appena prende la parola Calderoli, coi suoi soliti toni schietti, ribadisce che tutta questa gente in giro per il mondo a giocare alla guerra ci costa un occhio della testa a discapito degli artigiani, dei contadini, ecc. Comica la scena di La Russa che cerca di togliergli la parola sovrastandolo con il famoso vocione, ma il leghista non è uno che si fa zittire dal primo ex AN che passa.
L’ultimo, clamoroso esempio è la conferenza stampa di presentazione della Finanziaria. Attori protagonisti Brunetta e Tremonti. Mentre il basso ministro fa il suo peana, il superministro dell’Economia sbuffa, batte i pugni sul tavolo per farsi notare, dà del cretino al collega, e si volta verso Sacconi per ribadire il concetto (che annuisce, dicendo che lui Brunetta neanche lo sta a sentire).
Nel mentre in altre stanze, direi in un altro tempo, Scilippoti con al fianco Silvio durante la presentazione della sua ultima fatica libraria decanta le sue lodi di filantropo in Brasile fianco al fianco dei bambini nelle favelas (oltre 22000 visite!).
Se persino Sallusti appare sconsolato e rinuncia ad opporsi alle filippiche di Travaglio durante l’approfondimento di Talese-Costamagna a La7, significa che gli argomenti cominciano a scarseggiare e l’opzione più saggia pare abbandonare la nave finchè si è in tempo e perlomeno salvare la faccia. Sembra che Tremonti sia stato tra i primi a giungere a questa conclusione.

Rudy Basilico Turturro (redattore)

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