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"Vieni via con me" si rifarà. Ma non in RAI

Creato il 23 giugno 2011 da Andresilver @VivereaOrecchio
La qualità della RAI diminuisce ulteriormente. Finalmente, infatti, è stata data l'ufficialità. Il programma condotto da Fabio Fazio che ha battuto ogni record di ascolti la scorsa stagione, verrà riproposto, ma non sulla rete "Nazionale".
"In questi sette mesi nessuno ha mai contattato Saviano. Non è stato chiesto di farlo - ha dichiarato Fabio Fazio - Mi è stato concesso di farlo altrove. Trovo che sia doveroso riproporre quell’idea e sopratutto riproporre Saviano".
La RAI insomma decide di snobbare una trasmissione che tanto bene aveva fatto agli ascolti ma soprattutto alle casse della rete. Politiche piuttosto oscure quelle dell'azienda Torinese che sembra sempre più snobbata, a sua volta, dai telespettatori che vedono la qualità dei suoi contenuti in picchiata vertiginosa verso minimi storici.
Fabio Fazio, comunque, resterà in RAI: il conduttore ha dichiarato di aver invece trovato l'accordo per altri tre anni per continuare a presentare "Che tempo che fa". Ciò significa che, considerando che la prima edizione della trasmissione ha avuto un auditel eccezionale con conseguente vendita di sponsor ad alta remunerazione, la decisione di non riproporre il programma non è stata presa per discordanze contrattuali tra il Network e Fazio ma, più probabilmente, per disguidi politici o piuttosto, per chiamarli meno elegantemente, per  fastidi neanche tanto velati e nascosti.
Già, perché fu proprio Roberto Saviano il principale ospite scomodo della prima edizione che, correlato da tante altre facce senza maschere invitate a partecipare (tra le quali Roberto Benigni e Dario Fo'), ristabilì un po' di vera informazione in televisione con monologhi che hanno avuto il benestare del pubblico, dimostratosi basito e aggradato in larga maniera dal recepire informazioni che i pixel dell'ex tubo catodico non erano più abituati a proiettare.
Probabilmente i monologhi dell'autore di Gomorra sono stati fastidiosi per qualcuno, soprattutto urlati da un palcoscenico come quello televisivo che raggiunge bacini di utenza molto più elevati di quelli della carta stampata.
Su quale network televisivo verrà riproposta la nuova edizione di "Vieni via con me" è ancora un mistero anche se, con palato sopraffino, c'è chi azzarda che Fazio e il suo staff potrebbero approdare temporaneamente su Sky o su La 7 alla corte del direttore Mentana per una deroga di quattro puntate.
Poco importa, comunque, dove e chi manderà in onda la trasmissione. Ciò che è evidente e splende ben chiaro agli occhi di tutti, è che la RAI si è voluta ancora una volta disfare di un programma che era palesemente scomodo a più di qualche potere decisamente importante e forte; potenza che si contrappone ad una RAI che, dopo aver messo anche in dubbio dal proprio palinsesto la continuazione di "Report" di Milena Gabanelli e di "Parla con me" di Serena Dandini, non ha perso occasione per dimostrare nuovamente la propria debolezza e il proprio legame con la politica e gli alti poteri.
D'altronde è comprensibile: permettere ai propri telespettatori di fare zapping da Minzolini a Saviano sarebbe stato un paradosso e un rischio inaccettabile che il servizio radio televisivo nazionale non ha voluto correre. Come biasimarli.

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