"Vietato non cambiare". Ovvero una serie di proposte organiche per una riforma del calcio, vista dal lato dei tifosi. In questo quarto ed ultimo post Domenico Amicarella ed Ottavio Virtuani entrano finalmente nel vivo.
Decisioni arbitrali e precisazioni sul regolamento
Le sanzioni debbono essere eque e proporzionate, evitando ove possibile di rovinare lo spettacolo.
Fallo di mano (Regola 12)
Se si aumenta il volume del corpo con le braccia, andando a contatto con la sfera deve essere comminato il calcio di rigore/punizione.
La volontarietà diventa un parametro da non dover valutare, a meno di palese tentativo di andare a colpire la palla con la mano, nel qual caso oltre al rigore o punizione va comminato il cartellino di colore commisurato all’azione che si è andata ad interrompere.
Il tocco di mano a seguito di carambola della palla su altra parte del corpo, se il braccio non crea un volume maggiore eccessivo non implica rigore.
Per non essere sanzionati, in linea generale, gli interventi dei calciatori non devono essere improvvidi, scoordinati o comunque non congrui rispetto al controllo che un atleta dovrebbe avere sul proprio corpo. Tuttavia un atleta va considerato in tal senso una persona fuori dal comune per riflessi, coordinazione e forma fisica rispetto ad un normale essere umano, in grado quindi di governare il proprio corpo in modo superiore alla media delle persone. L’evidente imperizia e goffaggine determina la sanzione prevista dal caso, rigore, punizione a due, ecc.
Nota: in linea di principio, va ricordato ai giocatori che nelle situazioni di confronto ravvicinato (1 contro 1), in particolare in area, le braccia andrebbero poste dietro alla schiena per evitare di farle entrare in contatto con il pallone.
Rivisitazione della regola del fallo da ultimo uomo/chiara occasione da goal
Per il portiere, in caso di rigore comminato, se l'intervento è “onesto” non andrebbe comminato neanche il giallo. Per il difensore, in caso di intervento “onesto” da ultimo uomo, sia in area che fuori, va comminato il solo cartellino giallo.
Nota: per intervento “onesto” si intende consono e indiscutibilmente teso ad andar a prendere il pallone (non il fallo palesemente tattico e volontario o pericoloso per l’incolumità dell’avversario, che va debitamente sanzionato, anche con il rosso).
Rimessa in gioco dal fondo (Regola 16)
Quando effettuata corta, a beneficio di un compagno disposto al limite dell’area, se la palla viene giocata da quest’ultimo prima che sia uscita dall’area stessa, oggi non viene comminata alcuna sanzione. Attualmente è prevista solo la ripetizione della rimessa. Inoltre, si produce un vantaggio per chi è pressato ed in difficoltà permettendo di interrompere la aggressione avversaria, consapevoli di non incorrere in nessuna sanzione.
Si propone di punire questa situazione con punizione dal limite a due per la squadra avversaria, favorendo quindi chi sta tentando di produrre un’azione offensiva.
Fallo da dietro
Si richiede la puntuale applicazione della regola attuale che prevede il cartellino rosso, confortati dalla possibilità di vedere e rivedere l’azione e di richiedere il challenge da parte dei team.
Strattonate in area
Le azioni possono essere riviste e le palesi infrazioni sanzionate.
Si propone di porre fine al balletto al quale si assiste oggi con l’arbitro che su palla inattiva redarguisce i giocatori che entrano a contatto. Si lasci eventualmente riprendere il gioco e si fischi quello che si vede. Questo approccio potrebbe favorire lo schieramento a zona sulle palle inattive.
Giova comunque ricordare che non tutti i contatti vanno fischiati perchè il calcio è e deve restare sport di contatto fisico. Si ribadisce inoltre che siamo in presenza di atleti con parametri fisici superiori al normale essere umano, i contatti vanno valutati in tal senso.
Una robusta ma onesta battaglia fisica per guadagnare il vantaggio della posizione va certamente consentita (come avviene nel basket).
Fuorigioco (Regola 11)
Presupposto di partenza, data la possibilità di rivedere quanto accaduto, è la ferrea applicazione della linea guida per i guardalineee di sbandierare il meno possibile, soprattutto in caso di dubbio.
Il guardalinee è chiamato a prendersi il tempo necessario per vedere lo sviluppo dell’azione e capire come essa si svolga ed in particolare a chi va a finire il pallone.
In linea di principio un calciatore che si trovi aldilà della linea difensiva avversaria (non abbia almeno 2 giocatori avversari tra lui e la porta avversaria) o della linea immaginaria determinata dalla posizione del pallone, a seconda del caso di specie, èsempre in fuorigioco, con le seguenti eccezioni:
- la sua posizione sia palesemente ininfluente nello sviluppo dell’azione offensiva, ovvero
- La sua posizione non crei evidenti svantaggi, neanche potenziali ai difendenti (esempio: non disturbi il portiere o i difensori, o costringa questi ultimi ad una giocata che non avrebbe avuto luogo se non a seguito della loro posizione.)
- La sua posizione sia nettamente fuori dallo sviluppo dell’azione e nell’impossibilità di rientrarvi nella giocata immediatamente successiva (non vengono quindi considerate due giocate successive ma una sola giocata sancendo un principio di continuità sintanto che la squadra in attacco è considerabile in possesso di palla).
Il giocatore della squadra in attacco, in posizione di offside venga rimesso in gioco da un passaggio indietro volontario della squadra che sta difendendo.
Nota: da questa declinazione in pratica si dice che il 90% dei casi è fuorigioco, non si parla di disinteressarsi del pallone o roba del genere … Non si fà menzione di arto atto a segnare etc …
