Magazine Cucina
Ero al telefono su whatspp con la Thailandia, parcheggiata godendomi il sole caldo di novembre.Chiacchieriamo del più e del meno e mi arriva una ricettina direttamente dalla cena provata in un ristorante Thailandese, semplice semplice, sono andata a casa e l'ho provata.La ricetta prevede il crauto verza, quello che io faccio normalmente in insalata, tagliato sottile e condito con acciughe e aceto balsamico. I frigo avevo invece un cavolo verza, il cuore, che le foglie esterne le avevo già usate. In un padellino antiaderente, metto un cucchiaino di olio extra vergine di oliva e appena si scalda ci affetto dentro le foglie di cavolo verza, le faccio soffriggere e poi stufare, brevemente. Aggiungo 3 gocce di salsa di pesce. La salsa di pesce è molto usata nella cucina del sud est asiatico. In Thailandia si chiama Nam Pla in Vietnam Nuoc Mam, in entrambi i casi sono salse fatte con pesce fermentato lungamente e sale. Ricorda il procedimento del Garum degli Antichi Romani. Viene fatta con diverse tipologie di pesce, partendo da pesce fresco o essiccato. Usata per cucinare in piccole dosi, dona un profumo e sapore tipico della cucina di quei luoghi, garantendo un apporto di sali minerali. Spengo.In un altra pentola, ho messo a bollire dell'acqua, voglio usare il cavolo per farcire i Nems, altrimenti conosciuti come Involtini Vietnamiti. Per farli si utilizzano dei dischi sottilissimi di farina di riso, quasi trasparenti, rigidi quando ancora nella confezione e infidamente molli e appiccicosi quando a contatto con l'acqua bollente. Talmente infidi che i primi tre mi rimangono accartocciati. Poco male, finiscono a fare da ripieno insieme al cavolo, dentro nell'involtino. Affinata la tecnica, riesco a immergere il disco nell'acqua bollente, tenerlo aperto e posizionarlo su un piatto, dove vado a riempirlo, questa volta, solo con il cavolo e il disco accartocciato di prima. Avvolgo attorno al ripieno, al quale ho dato la forma di un sigaro, e la pasta si incolla ripiegandola su se stessa, perfetto, chiusi!Rimetto un filo di olio nel padellino e faccio dorare leggermente i mie involtini. Si possono mangiare anche senza questo ultimo passaggio, in estate, riempiti con ingredienti freschi, sono una delizia.Li servo con pomodoro cuore di bue spolverizzato di gomasio e semi di basilico, tonno sott'olio e salsa alle ostriche.
La ricetta originale, li prevede ripieni di carne e verdura o gamberetti e verdura, spaghetti di riso o soia, germogli. Insomma, un contenitore per la fantasia.