Vigilanza Rai critica il piano news del dg Gubitosi

Creato il 21 gennaio 2015 da Digitalsat

E’ terminata la discussione generale in commissione di vigilanza Rai sull’atto di indirizzo riguardante il settore news, alla luce del piano di riforma ipotizzato dal direttore generale di viale Mazzini, Luigi Gubitosi, che prevede la creazione di due ‘newsroom’: una fatta da Tg1, Tg2 e Rai Parlamento, l’altra con Tg3, Tgr e Rainews.
E la discussione si e’ chiusa non senza interventi critici nei confronti del piano di Gubitosi, anche se c’e’ condivisione della necessita’ rendere piu’ efficiente il sistema che regola l’informazione Rai, oltre che ridurre le spese che l’attuale sistema comporta. Entro una settimana il relatore in commissione, Pino Pisicchio, presentera’ un nuovo testo che racchiuda le osservazioni emerse durante la discussione. A quel punto ci sara’ possibilita’ da parte dei gruppi di presentare eventuali emendamenti. Per martedi’ 27 e’ convocata una nuova seduta dell’organismo parlamentare e da cui potrebbe uscire l’atto d’indirizzo che costituira’ il documento finale della commissione sull’argomento. E questo dovrebbe essere un atto vincolante per viale Mazzini, anche se in proposito in casa Rai c’e’ invece chi sostiene che si tratterebbe in realta’ di un parere consultivo cui l’azienda potrebbe e non necessariamente dovrebbe attenersi.
Il distinguo e’ ancora tutto da chiarire. E comunque anche nel caso non sia vincolante, non e’ detto che da parte di qualche gruppo parlamentare non ci sia la richiesta di avere una sorta di ‘garanzia’ dalla direzione generale Rai che si tengano in debita considerazione le osservazioni contenute nell’atto di indirizzo. Di certo, viale Mazzini nel giro di qualche settimana dovrebbe riformulare il piano da portare poi all’esame del Cda per l’ultimo ok. Potrebbe anche rendersi necessario un ulteriore passaggio in commissione, ovvero verificare se quanto deciso dal cda Rai corrisponda alle indicazioni contenute nell’atto d’indirizzo della vigilanza.
Comunque sia, i tempi di approvazione definitiva del piano di riforma, ammesso che resti tale, si allungano. E potrebbero andare ben oltre gennaio, visto che nel frattempo bisognera’ propcedere al’elezioen del nuovo presidente della Repubblica. Intanto per giovedi’ l’argomento e’ “genericamente” – come viene fatto rilevare da qualche consigliere – indicato all’ordine del giorno dei lavori del Cda di viale Mazzini.


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