Sull'Estonia spira il vento della bufera, ma non certo in senso meteo. Un noto giornale locale infatti, Eesti Ekspress, ha pubblicato una finta pubblicità su pillole dimagranti, ironizzando sulle forme dei detenuti dei campi di concentramento in Germania. Sotto quella che viene definita una vignetta umoristica la scritta "Uno due tre, le pillole del dottor Mengele fanno miracoli. Non c'erano persone tarchiate a Buchenwaldis".
Dal giornale si sono scusati dicendo che l'ironia era rivolta non al popolo ebraico, ma ad una compagnia del gas che aveva usato un campo di concentramento per farsi pubblicità.
Il rischio che si corre col passare del tempo è che su certi fatti, che hanno annientato la natura umana, vi sia la tendenza a dimenticare e quindi ad ironizzarci sopra. Succede con i campi di concentramento, succederà forse con le torri gemelle: ieri era l'11 settembre, molto pochi, a distanza di soli 11 anni dal fatto, articoli e ricordi su blog e quotidiani. La giornata della memoria è tutti i giorni nel nostro stile di vita, non certo quando c'è la ricorrenza a fine gennaio.
Mi chiedo, un po' retoricamente, se sia più grave il fatto in sè o chi oggi ironizza sopra eventi abominevoli.
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