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Vigonza dice no, ma non si capisce perchè

Creato il 05 agosto 2010 da Capponrenato

dal mattino di Padova

VIGONZA. «Nelle scuole di Padova arriva dai Comuni confinanti un migliaio di studenti, l’onere non è più sostenibile». Replica così Claudio Piron, assessore alla cultura di Padova, ai genitori di Vigonza che mandano i figli all’elementare di Ponte di Brenta e protestano perché devono pagare un contributo di 90 euro per la mensa in aggiunta al costo del servizio (4,42 euro al giorno, che diventeranno 4,46 da settembre). «Nessun accanimento – assicura Piron – ma non essendo in grado di continuare a pagare per tutti da un anno e mezzo chiediamo ai 40 comuni con i quali ci scambiamo gli alunni di lavorare secondo un principio di reciprocità e stilare una convenzione tipo. Albignasego ha risposto, Selvazzano, Noventa, Ponte San Nicolò si stanno ora muovendo. Vigonza ha sempre detto di no. Ho parlato recentemente con l’assessore, ma non si capisce perché debba accampare un diritto a spese del comune di Padova». Piron punta il dito sulla Regione: «Dice di contribuire con il 90% ma poi non stanzia i fondi. Se parliamo di federalismo dei costi, di formazione, scuola, trasporto, asili nido, bisogna essere coerenti. Non si capisce perché i Comuni debbano accollarsi oneri sempre più pesanti quando anno dopo anno i contributi vengono decurtati». (g.a.)

Vorrei spiegare all’assessore Marangon che non è divertente portare i bimbi a Padova tutte le mattine. Vorrei dirgli che a Vigonza mancano le scuole e quelle che ci sono hanno dei servizi ridotti (Perarolo tempo pieno?), vorrei inoltre dirgli che la sua amministrazione  nella quale  si distingue per presenzialismo non costruisce nemmeno le scuole già previste, finanziate e approvate(Scuola media di Busa e Perarolo). L’assessore Marangon ci ha messo anche del suo per peggiorare la situazione: complicatissimi meccanismi di pagamento dei buoni pasto della mensa scolastica, taglio del servizio di scuolabus e altre cose del genere. Vorrei dire all’assessore Marangon che i bilanci delle famiglie soffrono e non possiamo consolarci serenando e girovagando Vigonza, si sbrighi dunque a firmare la convenzione con il Comune di Padova come hanno fatto o stanno per fare gli altri Comuni della cintura, oppure cominci a rivedere la sua gestione in un’ottica di sviluppo e di rafforzamento dei servizi, evitando in questo modo la fuga verso la città.


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