Pare
“Antoninooo! Dove sei? Com’era la storia che Einstein era sputtanato? Antoninooo!”. Silenzio. Vabbeh, magari non sente. Ma poi che ci frega? D’altronde l’ultima parola non è detta e magari finisce che aveva ancora ragione lui.
Comunque la notizia schiattata fra ieri e oggi, già anticipata dal gossip la settimana scorsa, è che nelle misure di OPERA c’era una magagna sperimentale. Lo raccontano ScienceInsider e Nature News, ma siamo sempre a livello di rumour, ché di paper ancora non si parla. Sembra, pare, si dice che sia un problema di fibre ottiche e GPS. Robe da sperimentali, insomma.
Anzitutto aspettiamo una presa di posizione ufficiale. Poi qualcosa di scritto. Poi una replica degli esperimenti con l’ambaradan sistemato. E poi si vedrà.
In ogni caso, se una lezione si può trarre da tutta la vicenda, è molteplice:
- bene fecero i fisici di OPERA a esser cauti in settembre,
- magari lo fossero stati un tantino di più, ci saremmo risparmiati grandi pippe mentali intorno alla fuffa,
- tutto è bene ciò che finisce bene, questa è la prova del carattere autocorrettivo della scienza e ‘fanculo ai complottisti (questa non so perché l’ho scritta, ma m’è venuta così).