Vinicio Capossela al Salone del Libro di Torino

Creato il 18 maggio 2013 da Retrò Online Magazine @retr_online
Il cantautore che si fece scrittore. Vinicio Capossela presenta il suo libro nell’auditorium del centro congressi al Salone del Libro di Torino e racconta la scoperta della Grecia cantata nel suo disco più recente. Una terra amata alla quale Capossela dedica la sua prima opera letteraria, “Tefteti. Il libro dei conti in sospeso”. Classico cappello eccentrico, Capossela viene intervistato da Andrea Pepino. Il suo libro parte dalle riflessioni elaborate durante il viaggio in Grecia, viaggio a seguito del quale è nato l’album “Rebetiko gymnastas” (2012). Un paese attanagliato dalla crisi sullo sfondo di questi veri e propri appunti di viaggio, tra Salonicco, Creta e il continente. Timidamente Capossela prende la parola, a malapena alzando lo sguardo verso la platea, e racconta la scoperta della musica e dell’anima greca; musica scoperta come “eucaristica”, di condivisone, in un ristorante, musica come parte integrante della vita contrapposta alla musica della società di massa, subita e non vissuta dagli ascoltatori. In un momento in cui la Grecia era balzata agli onori della cronaca per la sua difficile situazione politica, il cantautore si è sentito in obbligo di porre l’accento sui greci e non tanto sul paese maniacalmente associato alla troika, alla crisi economica, alla recessione; sostituendosi “alla polizia postale” Capossela ha preso nota dei discorsi da taverna, tenendo un diario di viaggio e rielaborando il rebetiko. Due risultati: “Rebetiko gymnastas”, che rielabora canti e “miti ellenici” urbani contemporanei, e “Tefteti”, uscito ieri. Anche qui, parlare dell’uomo è lo scopo. L’uomo in quanto tale, in quanto spirito è carne, in cerca del divino, al di là della storia e raccontato con le parole poetiche e timide di Capossela. Articolo di Jacopo Calzi.

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