Un video che segue passo dopo passo l’evoluzione della vite durante l’arco di un anno: è questa l’idea di Giampaolo Venica per coinvolgere il pubblico e farlo sentire più vicino a quello che trova nel bicchiere.
Una serie di fotografie in sequenza che catturano, giorno dopo giorno, l’evoluzione e trasformazione del vigneto nel tempo, per descrivere ciò che l’azienda friuliana Venica & Venica rappresenta: tradizione, dedizione, passione per il vino e amore per la natura da quattro generazioni. Oltre 80 anni fa, infatti, l’azienda nasceva nell’angolo nord est del Collio - una zona rinomata per i suoi vini bianchi - per volere del bisnonno Daniele Venica.
La proprietà conta 37 ettari situati su 7 differenti colline, ognuna delle quali, vista la diversa esposizione, conta diversi microclimi, che inevitabilmente forniscono e garantiscono incredibile complessità ai vini. Il clima, particolarmente vocato alle varietà a bacca bianca, è positivamente influenzato sia dalle correnti mediterranee, sia da quelle fresche provenienti dalle Alpi più a nord. Le colline terrazzate, che si elevano sino ai 350 -380 metri di altezza, sono formate da terreno roccioso conosciuto localmente come Ponka. Questo particolare suolo considerato "povero" è altresì ricco di sostanze minerali che creano lo squisito equilibrio dei vini.
Il peculiare mosaico formato da oltre 50 microclimi fornisce carattere unico ad ognuno di essi e, allo stesso tempo, garantisce grande complessità quando i vini si sposano in cantina. Ogni microclima, essendo circondato dal bosco e storicamente piantato con alberi da frutta (eredità dell'agricoltura promiscua), ha una naturale biodiversità che fornisce un indispensabile valore aggiunto al vigneto. Il Ronco delle Mele fornisce il perfetto esempio storico di questa tradizione.
Nel rispetto della tutela delle componenti aromatiche e antiossidanti dei vini, l’azienda opera attraverso un approccio a basso impatto ambientale, alla base della vinificazione in cantina. Accurate macerazioni a basse temperature, sfruttando le fredde ore del mattino, l'utilizzo di gas inerte per evitare ossidazioni ed abbattere l'utilizzo di conservanti, permettono alle uve di trasmettere tutta la loro potenzialità ai vini che diventano pura espressione del territorio.