I principali giornali francesi, da Le Monde al quotidiano di economia Les Echos, citando la classifica stilata dall’Unione Europea hanno confermato il sorpasso dell’Italia sulla Francia per quanto riguarda la produzione di vino; dopo un 2014 disastroso il nostro paese torna quindi in vetta alla classifica mondiale, che lo scorso anno lo aveva visto surclassato dall’ottima vendemmia registrata in terra francese.
Il fattore climatico, che nel 2014 aveva sfavorito l’Italia con un’estate particolarmente piovosa, ha invece nel 2015 giocato un ruolo fondamentale: le condizioni meteorologiche favorevoli che hanno interessato quest’anno la penisola hanno infatti incrementato la produzione vinicola del 13%, contro un 1% registrato oltralpe.
La vendemmia francese, benché ottima, ha infatti reso “solamente” 46.5 milioni di ettolitri di vino, contro i 48.8 milioni prodotti in Italia. Una gara che, come tutti gli anni, viene decisa sul filo di lana e che vede la Spagna al terzo posto con 36.6 milioni di ettolitri; ai piedi del podio invece Germania e Portogallo.
Dopo il prestigioso premio “Sparkling Wine Producer of the Year”, assegnato a Londra alle Cantine Ferrari al “The Champagne and Sparkling Wine World Championships 2015”, il concorso organizzato da Tom Stevenson che premia il miglior spumante al mondo e che ha visto battuti due case produttrici di champagne francese, il comparto vinicolo italiano ha incassato un’altra vittoria su quelli che sono sempre stati i rivali nel settore.
L’ultima partita da vincere è adesso tutta politica: ossia battere i francesi anche sul campo della valorizzazione dei prodotti nazionali all’estero, una specialità nella quale Parigi surclassa Roma con ampio margine.
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Vino: nel 2015 Italia batte Francia in quantità e qualità ma non in valorizzazione prodotti
Creato il 07 ottobre 2015 da Giacomo Dolzani @giacomodolzaniI suoi ultimi articoli
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