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Vino passito delle Cinque Terre: Sua Maestà lo Schiacchetrà

Da Maurov

vino passito - Lo SchiacchetràI vini passiti sono sempre stati una mia passione, finché non ho scoperto Lo Schiacchetrà – immagine indiscussa delle Cinque Terre (Liguria).

Apprezzato in tutto il mondo, con alle spalle una storia millenaria, una denominazione DOC dal 1973 ed il riconoscimento come presidio Slow Food. È un vino ligure bianco, ottenuto per la maggior parte dai vitigni Bosco, uve con buccia resistente che si prestano per l’appassimento senza incorrere nella rottura, Albarola e Vermentino.

Vengono scelti i grappoli più sani e maturi, tagliati con cura ed adagiati nelle corbe. L’appassimento avviene in luoghi ventilati finché si raggiunge il tenore zuccherino di almeno 17° alcolici potenziali. Trascorsi dieci giorni, le uve vengono trasferite in un luogo chiuso e ben areato dove prosegue l’appassimento.

Dopo un mese dalla raccolta i grappoli vengono sgranati manualmente e pigiati con i piedi proprio come nell’antichità. Si lascia fermentare in botte di rovere fino all’imbottigliamento che avviene non prima del 1° di novembre dell’anno successivo alla vendemmia.

Il mio preferito resta Lo Schiacchetrà dell’Arrigoni Wine Family, ci si presenta con il suo colore giallo dorato dai riflessi ambrati vivaci, con un profumo mielato, caratteristico del vino passito e con un retrogusto fruttato che oscilla tra la ciliegia, la mela e ‘albicoca con qualche sfumatura mandorlata e dal corpo armonico: un sapore molto sfaccettato che rappresenta appieno la sua terra d’origine.

Come gradazione alcolica siamo sui 17 %, e più invecchia, più diventa buono e carica in colore. Ottimo con un piatto di formaggi misti oltre che con un dolce a fine pasto.

Se passate per Riomaggiore andate a visitare il Museo dello Schiacchetrà, nella frazione di Manarola.

Qual è il tuo vino passito preferito?


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