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Quando stanno per mettergli le mani addosso Pinker fugge e uccide la famiglia del tenente, moglie e due figli. E uccide anche la fidanzata di Jonathan.
Viene catturato e condannato alla sedia elettrica ma proprio mentre sta " friggendo" sulla sedia elettrica , Pinker diventa pura energia che può possedere corpi ed elettrodomestici.
Comincia la caccia: Jonathan è guidato dalla visione di Allison, sua fidanzata, mentre Pinker fugge di corpo in corpo.Grazie a Allison escogitano un piano in modo da imprigionarlo in un'altra dimensione: ma Jonathan dovrà rischiare parecchio in un finale tra show televisivi, concerti e films in cui i due se le daranno di santa ragione....
Sotto Shock ovvero come Wes Craven cercasse disperatamente di creare un'altra figura iconica dell'horror dopo che il buon Freddie Krueger gli era stato sottratto dalla New Line Cinema ( che ci fece i milioni e a quell'epoca ancora ce li stava facendo) senza che lui vedesse il becco di un quattrino.
All'epoca questo film, visto con gli occhi del ventenne o giù di lì, assolutamente strafatto di horror, mi garbò decisamente.
Non tanto la figura di Pinker, evidentemente ricalcata su quella di Freddie Krueger ( e poi ma perchè prendere un italoamericano come Mitch Pileggi e truccarlo da nero, colorandolo anche ?) ma mi affascinò il concetto di un villain fatto di sola energia, immateriale, in grado di passare da un corpo all'altro, un po' come un paio di anni prima succedeva ne L'alieno, in cui però il lato sci fi e il lato horror venivano accantonati in favore di una robusta vena action.
Il problema è però che Craven non si limita a questo, se lo avesse fatto avremmo brindato tutti a ostriche e champagne: lui invece, memore delle suggestioni di quello che rimane uno dei suoi film migliori , Il serpente e l'arcobaleno, ha cercato di mettere un po' di tutto dentro Sotto shock.
E allora andiamo col rito vodoo davanti al televisore ( di resa più comica che orrorifica), vai con la collana che ha i poteri contro Pinker come la croce contro il vampiro ( ma perché poi, ce n'era bisogno?) e vai con lo spirito guida di Allison che come uno sciamano guida Jonathan.
L'unico momento veramente horror di tutto il film rimane la lunga sequenza della sedia elettrica, mentre per il resto si naviga un po' a vista a cominciare dai lunghi inseguimenti a piedi di cui la pellicola è stracolma, in cui l'invasato di turno, che se posseduto da Pinker ne eredita la zoppia, riesce tranquillamente a star dietro a Jonathan che è un quarteback della squadra di football del college, quindi atleta fatto e finito.
Craven cita l'horror dell'ultimo decennio prima di Sotto shock e si autocita pesantemente ( vedi la scena del letto presa di peso da Nightmare e anche tutto questo vagare tra il mondo del sogno, o meglio dell'incubo, e la realtà è figlio naturale della sua creatura di qualche anno prima) per poi incanalarsi in un'impennata di metacinematografia nella lotta finale tra Jonathan e Pinker.
I due saltano da un programma all'altro di un palinsesto in sequenze che però sono più inclini alla farsa che all'horror.
Concettualmente la parte più stuzzicante, però falcidiata da una realizzazione modesta a causa di effetti speciali che risultavano abbastanza datati anche allora.
Del resto con un budget di appena 5 milioni forse non era lecito aspettarsi di più.
All'epoca volli bene a questo film ma, e mi duole quasi ammetterlo, è invecchiato decisamente male....
PERCHE' SI: buona l'idea del villain immateriale, ottima la sequenza dell'esecuzione, finale metacinematografico
PERCHE' NO : un po' troppa carne al fuoco, troppe citazioni e autocitazioni, un villain ricalcato evidentemente su Freddie Krueger, effetti speciali datati.
( VOTO : 5 / 10 )
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