Appena un mese fa il derby tra la Dinamo e la Torpedo Mosca è stato sospeso a causa del continuo lancio di fumogeni in campo da parte dei tifosi della Torpedo, mentre in estate la partita Russia-Repubblica Ceca, valida per le eliminatorie di Euro 2012, diede occasione ai teppisti russi (molti dei quali legati a movimenti nazionalisti e neofascisti) di scatenarsi in danneggiamenti e aggressioni a steward e poliziotti. Gli stessi ultras dello Zenit non sono nuovi a violenze: lo scorso autunno il club biancoazzurro venne multato di 70.000 dollari dall’Uefa per un fitto lancio di razzi e petardi in campo, durante un match di Champions League contro l’Apoel Nicosia.
E l’incidente accaduto a Shunin ha provocato anche una dura reazione della FIFA, negli ultimi tempi molto attenta a cosa accade negli stadi in Russia, alla quale giusto due anni fa ha assegnato l’organizzazione della Coppa del Mondo 2018. Il Segretario generale della Federazione calcistica internazionale Jerome Valcke ha esortato il Comitato Organizzatore russo a provvedere affinchè nulla di simile possa ripetersi durante i Mondiali 2018: “Vogliamo che le partite del torneo si svolgano in un’atmosfera serena e in un ambiente sicuro”.