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Violenza nella prima giornata della Conferenza Internazionale sul clima di Parigi

Creato il 30 novembre 2015 da Retrò Online Magazine @retr_online

Conferenza Internazionale sul clima di Parigi: questa mattina la violenza nelle strade della capitale francese

E’ cominciata questa mattina e durerà fino all’11 Dicembre la Conferenza Internazionale sul Clima di Parigi.

Centonovanta paesi del mondo si riuniranno nella capitale francese per discutere di un nuovo accordo sulla riduzione delle emissioni, così da rallentare il riscaldamento globale ormai fuori controllo.

A Parigi sono state vietate le manifestazioni, preferendo non rischiare in seguito agli attentati terroristici del 13 Novembre. Ma questo non è bastato a fermare gli attivisti. I cortei non sono mancati e così neanche la presenza della polizia e dei celerini.

Photo credit: izarbeltza / Foter.com / CC BY-SA

Photo credit: izarbeltza / Foter.com / CC BY-SA

La polizia è stata autorizzata ad attaccare i manifestanti con cariche e getti d’acqua. Circa duecento persone sono state fermate, ma si prevede la persistenza da parte degli attivisti che non intendono lasciare il “campo”.

Non solo Parigi. Infatti, mentre a Parigi viene annunciato il divieto di manifestare e vengono puniti i trasgressori, dall’Australia al Paraguay sono quasi un milione le persone scese nelle piazze di tutto il mondo per far sentire la propria voce.

Gli slogan de manifestanti trasmettono il desiderio del mantenimento di uno stile di vita sostenibile per la Terra.

Le persone scese nelle piazze per manifestare chiedono ai vertici di Parigi, con la massima urgenza, una soluzione tramite delle azioni politiche ed energetiche per affrontare concretamente la deriva del surriscaldamento globale.

Più di diecimila persone hanno formato un cordone umano lungo tutto il percorso vietato e sono state posate decine di migliaia di paia di scarpe, comprese quelle inviate da Papa Francesco e da Ban Ki-moon, come simbolo della presenza dei manifestanti a cui è stato vietato di partecipare alla marcia.

Quello successo in Brasile, in seguito al crollo di una diga, mette a dura prova il cuore dei più sensibili. E’ la dimostrazione che il surriscaldamento del clima non è l’unico nemico della Terra. L’azione dell’uomo danneggia visibilmente l’ambiente circostante anche con catastrofi inimmaginabili e irreparabili come quella brasiliana.

L’appello dei cittadini del mondo rappresentati dai manifestanti sembra chiaro: il futuro della Terra e di chi la abita è nelle mani di centonovanta persone riunite a Parigi.

Questione di fiducia.

S.C.

Tags:#parigi #conferenza #internazionale #clima #manifestanti #manifestazione #polizia #brasile

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