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Violenza sessuale: abusi da denunciare

Creato il 18 novembre 2011 da Yourpluscommunication

di Folletto

Violenza sessuale: abusi da denunciare
Basta digitare “violenza sessuale” su google e in 0,19 secondi ecco 1.340.000 risultati. Se restringiamo i criteri di ricerca sulle news sono 1.110 risultati in 0,12 secondi.

Non solo.

Appena 0,28 secondi dopo aver digitato “abusi sessuali” arrivano circa 6.580.000 link. Dati, che si aggiornano e crescono in maniera spaventosa.

Alla vigilia della ventiduesima Giornata mondiale per i diritti dell’infanzia, che si celebra domenica, Telefono Arcobaleno ricorda che l’abuso infantile è ancora una realtà quotidiana. Solo ieri scrivevamo di una bambina, oggi donna, che era stata violentata per 10 anni dall’amante della madre, scoperto poi essere suo padre al processo. E oggi la helpline di Telefono Arcobaleno rileva dei dati per nulla entusiasmanti: Gli abusi sull’infanzia si consumano nella maggior parte dei casi, ben l’85%, tra le mura domestiche e gli autori sono quasi sempre i genitori (73%), seguiti da altri conviventi, parenti ed estranei.

Nel solo 2010, incrociando quei dati con un recente rapporto pubblicato dall’associazione Terre des hommes, (nell’ambito della campagna “IO Proteggo i Bambini” per sensibilizzare l’opinione pubblica sull’argomento) viene dimostrato come gli episodi di abusi sui bambini sono stati 4.293, in aumento rispetto allo scorso anno. I dati più rilevanti riguardano l’incremento della prostituzione minorile – 55 casi in più rispetto al 2009 – e le 1.112 denunce per violenza sessuale contro i più piccoli. Desta preoccupazione il fatto che sono sempre di più gli adolescenti vittime di maltrattamenti tra le mura domestiche: uno su quattro è stato infatti picchiato dai propri familiari o dai tutori. Tanto da rendere necessarie, in quasi 200 casi, cure mediche immediate a causa della gravità delle lesioni riportate.

«Questo scenario – dichiara Giovanni Arena, presidente di Telefono Arcobaleno – testimonia come la società civile sia ancora troppo lontana dalla concreta applicazione dei principi enunciati nella Convenzione Internazionale sui diritti dell’infanzia». Per favorire la prevenzione, l’emersione e il contrasto di ogni forma di violenza infantile, Telefono Arcobaleno lancia la campagna «Tocca a noi», nella quale verrà promosso in maniera capillare il numero verde della Linea Nazionale contro l’abuso (800 025777).

Degli ultimi giorni anche la scoperta, presentata all’incontro dell’American Heart Association a Orlando, in Florida, di come subire ripetutamente violenze sessuali durante l’infanzia aumenta del 62% il rischio che nel tempo le donne vengano colpite da problemi cardiaci.

Ma le violenze, purtroppo, non riguardano solo i minori.

Solo oggi si legge, ad esempio, a Roma un uomo di 34 anni è stato arrestato con l’accusa di violenza perché molestava ragazze in autobus. A seguire: Condannato a 3 anni e 10 mesi da una sentenza emessa dal Tribunale di Ancona, il buttafuori rinviato a giudizio per violenza sessuale, minacce, lesioni, maltrattamenti e stalking nei confronti della convivente. Ed ancora a Siracusa dove un ristoratore di Noto, Calogero Mingoia, 52 anni, colto da un raptus di gelosia ha prima picchiato e poi legato al letto per tre giorni la moglie, oggi è stato arrestato con le accuse di sequestro di persona, maltrattamenti in famiglia, detenzione illegale di armi e munizioni.

Violenza sessuale: abusi da denunciare
Insomma potremmo andare avanti per chissà quante pagine ma una delle cose che ci preme sottolineare è l’importanza della denuncia.

Per dimostrare quanto può essere fondamentale per uscire da un incubo, riporto un altro fatto di cronaca che mi ha colpito.

Come a confermare i dati precedentemente annunciati, in provincia di Benevento, tra le quattro mura domestiche Frasso Telesesino abusava della figlia e maltrattava l’intera famiglia. Qualche mese fa, a seguito di un lungo e travagliato percorso interiore, con l’aiuto della sua psicologa e del fidanzato, la figlia, ormai 26enne, ha trovato il coraggio di bussare alla porta dei carabinieri di Frasso Telesino e denunciare i continui abusi sessuali subiti dal padre.

Abusi iniziati sin da quando lei aveva 10 anni e perdurati fino all’estate scorsa.

Approfittando dell’assenza della madre e degli altri fratelli, la ragazza ha ricordato quando e come veniva costretta a compiere e subire atti sessuali con violenza. A riprova dei suoi racconti, la vittima ha portato una cassetta sonora da lei registrata e custodita gelosamente, di quando aveva 14 anni, consegnata ai militari, che documenta un tentativo di approccio del padre.

La ragazza aveva provato a raccontare alla madre quello che stava succedendo ma questa, in stato di soggezione del marito, non aveva mai creduto alle richieste di aiuto della figlia. Solo quando la ragazza ha rotto il muro di silenzio e trovato il coraggio di raccontare ai militari i continui soprusi del proprio genitore, anche gli altri componenti della famiglia hanno seguito il suo esempio.

La moglie, infatti, ha testimoniato i continui maltrattamenti subiti da lei stessa, che non aveva mai trovato il coraggio di denunciare il marito, nonchè dagli altri due figli, picchiati spesso con violenza dall’uomo, anche in tenera età.

L’uomo dopo un’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal gip del Tribunale di Benevento, su proposta della locale Procura, è ora rinchiuso nel carcere di Benevento.

Ecco, questo è l’esatto esempio di come il coraggio di denunciare possa salvare la propria vita e quella degli altri.

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