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Violenze, pestaggi della polizia, guerre, dissesto idrogeologico: i partiti fanno scena muta

Creato il 18 novembre 2012 da Cremonademocratica @paolozignani

Botte ai manifestanti? Non è un problema che interessi i politici. Nessun parlamentare, nessun partito presente in Parlamento ha compiuto un intervento sui pestaggi compiuti dalla polizia. Essere disperati, protestare, o comunque manifestare le proprie idee, in Italia diventa sempre più rischioso e pericoloso. Si viene abbandonati a se stessi: la politica non esiste più. Il Parlamento si è colmato di personaggi che procedono barcollando, senza una visione chiara, semplicemente obbedendo al governo oppure ostacolandolo. C’è un vuoto di significato del potere che si accompagna a un eccesso di potere del governo, con il quale non si può più nemmeno discutere. Il Pd si concentra su se stesso, sulle lotte interne ovvero sulle primarie, mentre il Medio Oriente s’incendia di guerra e gli italiani perdono sempre più la speranza. Abbandonati, soli, anche picchiati e poi insultati come violenti se osano lamentarsi.

Non esiste un partito di lotta. Non si riesce ad ammettere che il bisogno di protestare è forte a causa di leggi sbagliate ed errori politici enormi. Soltanto “Su la testa L’altra Lombardia” ha offerto un’analisi compiuta dal punto di vista politico. Che si sia d’accordo o no, L’altra Lombardia ha parlato e spiegato l’evento politico del 14 novembre, senza praticare il caratteristico depistaggio che si riassume nella solita definizione: “E’ un problema di ordine pubblico”.

Emerge lentamente un soggetto politico lontano e difforme dai partiti rinchiusi tra i grafici delle borse, i calcoli dello spread e l’elenco degli insulti a chi resta escluso dall’esercizio del potere.

Non resta che mettere in discussione il liberismo e ripensare da capo quali possibilità ha la democrazia, dopo le distorsioni degli ultimi decenni. Nel frattempo la violenza, il dissesto idrogeologico, la guerra inondano le cronache: la politica non ha più niente da dire. Silenzio assordante.

 


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