Vionnet, la “madeleine” ritrovata

Creato il 04 gennaio 2012 da Stezizzi

Il 2012 è l’anno di celebrazione del centenario dalla nascita di una delle Maison che hanno segnato la storia della couture, portando una rivoluzione nella visione del corpo femminile. Madeleine Vionnet fonda la sua casa di moda nel 1912, a Parigi, dopo aver lavorato per la Maison Callot Soeurs (“È qui che ho scoperto che la couture era un’arte“, affermerà più tardi) e lo stilista Jacques Doucet.

Il nome di Madame Vionnet non è mai stato “urlato”come quello di Coco Chanel, ma il suo contributo resta un grande punto di riferimento nel mondo della moda. L’innovativa tecnica del taglio in sbieco, permettendo di creare abiti dalle linee fluide, ha rivoluzionato il modo di vedere il corpo femminile nei primi anni del ’900. Madeleine Vionnet ha vestito donne della nobiltà e dell’alta borghesia europee, dive di Hollywood degli anni ’30 e ’40 come Marlene Dietrich.

Nel 1918, Vionnet incontra l’artista Ernesto Michahelles, detto Thayaht. Le nuove geometrie e gli accostamenti cromatici che caratterizzano lo stile di questo artista hanno influenzato le scelte stilistiche di Vionnet per un ventennio. Infatti Thayaht, dopo aver progettato il logo della Maison Vionnet nel 1919, continua a collaborare con la stilista come consulente e disegnatore fino al 1925.

Definita la “Purista” della moda, Vionnet parte dai materiali piegandoli, creando volumi, drappeggi, adottando quel taglio in diagonale grazie al quale è il tessuto stesso a fare il vestito, su un piccolo manichino in legno alto 80 cm. Leggerezza e fluidità, eleganza e armonia sono le parole chiave dell’universo Vionnet.

La Maison Vionnet ha chiuso le sue porte nel 1939, durante la seconda Guerra Mondiale. Nel dicembre 2011, a pochi anni dall’acquisizione del brand da parte di Matteo Marzotto e Gianni Castiglioni, ha aperto il primo monomarca Vionnet a Milano. Una storia partita da Parigi per ricominciare in Italia, in un’altro secolo.

La nuova boutique è situata al piano terra di Palazzo Premoli, in Corso Monforte 16, nel cuore del quartiere del design di Milano. Lo showroom e l’atelier sono collocati ai piani superiori dello stesso edificio. Uno spazio di 220 metri quadrati dove, tra la pulizia e il rigore delle linee in equilibrio con la ricchezza di marmo e ottone, è messa in evidenza la bellezza sofisticata di abiti da sera in stile sirena. Barbara e Lucia Croce, le nuove direttrici creative del marchio, hanno collaborato al progetto per garantire che l’influenza di Vionnet si rispecchiasse in ogni elemento del negozio. Le linee si rifanno allo stile dell’atelier parigino in Avenue Montaigne, chiuso nel 1939, mentre alcuni dettagli come i piccoli tavoli dalle forme irregolari rinviano al lavoro di Thayaht, il quale fu anche esponente dell’avanguardia futurista italiana.  I pavimenti geometrici dello store sono costituiti da lastre di tre diversi tipi di marmo (marmo bianco di Carrara, marmo marrone turco e marmo nero Marquinia proveniente dalla Spagna) in un gioco di intarsi che richiama le tecniche sartoriali utilizzate da Madeleine Vionnet.

I sottili bordi di ottone brunito che incorniciano le vetrine, le consolle e le teche espositive, invece, riproducono la boccetta del profumo Vionnet disegnata negli anni ’20 da Boris Lacroix.

Come prova dell’impegno della griffe di salvaguardare l’eredità artigianale e la tradizione sartoriale di Madeleine Vionnet, la parte posteriore del negozio ospiterà il nuovo programma demi-couture della maison che offrirà ai clienti, in un atelier adiacente, un esclusivo servizio di personalizzazione grazie a sarte qualificate.

Nel salottino all’interno del negozio, seduto su poltrone dalle linee morbide dei primi anni ‘60 rivestite in velluto color tortora, Matteo Marzotto ha raccontato com’è nata la voglia di rilanciare un brand storico come Vionnet, quanto sia difficile ma entusiasmante portare avanti un progetto così grande e soprattutto adottando un strategia di comunicazione diversa, che per ora non investe nell’advertising tradizionale ma che strizza l’occhiolino al web.

Alla base di quest’entusiasmo ci sono sicuramente la forza di un’eredità storica di grande importanza e la qualità dei capi. Il fatto che questa storia riparta dall’Italia è solo un valore aggiunto che crea un ponte tra due paesi e due culture maestre nell’arte del vestire.

In questa boutique si respira un passato che non è più passato, ma ormai futuro.

‎The more time goes by, the more I understand that what matters most about people is their visions, their fantasies. (Madeleine Vionnet)

The artist drawing Madeleine Vionnet - Georges Goursat detto Sem (1923)

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