Magari non sapevate il nome ma di sicuro qualcuno lo avete visto. Parliamo degli Internet meme, uno dei fenomeni più particolari che caratterizza la rete negli ultimi anni. Per Internet meme si intende un’idea – può essere una frase, un’immagine, un video, un sito, ma anche un link o un hashtag – che si diffonde rapidamente da persona a persona sfruttando la velocità di propagazione del web.
Il termine è preso a prestito delle scienze biologiche, dove, introdotto per la prima volta dal genetista Richard Dawkins, sta a indicare la particella elementare di sapere culturale che, unita alle altre, va a formare il folklore, i credi religiosi o tradizionali e il patrimonio comune di un popolo.
I meme di Internet sono in genere contenuti originali, curiosi o demenziali che si diffondono in maniera rapida e pervasiva nella rete, attraverso i social network, la blogosfera, le catene di email, i siti di news ecc. In molti casi, oltre alla diffusione virale, un buon termometro del successo del meme è dato dal numero di imitazioni, parodie e reinterpretazioni generati dal contenuto originale.
Quando le persone, infatti, vedono un contenuto che li colpisce, tendono ad appropriarsene e a volerlo condividere con i propri amici, contribuendo così a una diffusione a cascata che può facilmente arrivare a diversi milioni di persone nel mondo. Rilevante è inoltre la presenza della deriva memetica, cioè della trasformazione del meme nella trasmissione da un individuo a un altro. La modifica, quasi sempre voluta, è determinata dall’intenzione da parte di chi ritrasmette di commentare, imitare o fare una parodia del contenuto iniziale.
Parallelamente con la sua diffusione, il fenomeno degli Internet meme è diventato oggetto di interesse anche per il marketing. Utilizzare un meme per sollevare buzz attorno a un prodotto o a un servizio è uno strumento utilizzato sempre più spesso in ambito di azioni di viral o guerrilla per ottenere buoni risultati di copertura pubblicitaria anche con budget limitati. Ciò che distingue il meme dal messaggio pubblicitario classico è di essere laterale rispetto a un advertising diretto: qui l’obiettivo è infatti il divertimento tout court, non l’informazione o la persuasione.
La pubblicità della birra Budweiser ha raggiunto una notevole popolarità grazie al meme-tormentone “Wassup“, una forma slang di saluto. Lo spot ha innescato numerose dinamiche di parodie e citazioni. Qui sotto due esempi, il sequel con gli stessi protagonisti, legato a eventi politici, e la riproposizione scherzosa in una puntata della web serie “The annoying orange”, altro meme di successo.
Vediamo ora una veloce carrellata dei principali tipi di meme che circolano in rete:
Meme verbali: sono meme basati su notizie o frasi divertenti che diventano popolari su forum, blog e aggregatori. E’ il caso di “Epic Fail“, termine che si usa per etichettare scherzosamente un fallimento di dimensioni colossali. Il meme si caratterizza per l’uso dell’headline “Fail” o “Epic fail” sovraimpresso a foto o video che mostrano circostanze sfortunate o persone che deludono le aspettative. Un altro esempio classico di Internet meme sono i “Chuck Norris facts“: iniziato nel 2005 su forum e chat, i Facts sono brevi notizie umoristiche inventate e inverosimili legate alla mascolinità o all’abilità nelle arti marziali dell’attore americano. Per raccogliere i facts sono nati numerosi siti in diverse lingue (il principale sito inglese qui, per vedere il sito italiano qui).
Meme basati su immagini: uno dei primi esempi e più longevi esempi di Internet meme è dato dai LOLcats, delle immagini di gatti ritratti in pose divertenti accompagnati da testi, fortemente sgrammaticati, che ne esprimono il pensiero e fanno da contrappunto umoristico al visual. Dal 2005, quando comparvero per la prima volta sull’imageboard Anonymous 4Chan, questi contenuti memetici si sono diffusi velocemente nelle imageboards, nei siti di photosharing e nei forum di tutto il web. Una variante è data dagli “O RLY?” Owl, dove a venir fotografate con la macro sono le civette.
Tra i più celebri esempi di meme sulla rete il fenomeno dei LOLcats, immagini curiose di gatti accostate a testi volutamente sgrammaticati.
Video meme: uno dei supporti privilegiati per la veicolazione di un meme è il video online, caricato in genere sulla piattaforma YouTube. Qui di esempi ce ne sono centinaia, da Badger Badger Badger a Loituma Girl. Ricordiamo tra i meme più recenti il Nyan Cat, un’animazione di un gatto con il corpo di un Pop-Tart alla ciliegia, che vola lasciandosi dietro la scia di un arcobaleno, accompagnato da una musica che riproduce il verso del gatto.
Twitter meme: numerosi meme si sviluppano anche su Twitter avvalendosi dello strumento privilegiato dell’hastag. Qui la natura del mezzo accelera sia la velocità di diffusione del messaggio sia la velocità con cui il fenomeno si dissolve. Il modo migliore per ricercare i meme più caldi è di monitorare i trend di Twitter, ma esistono anche siti, come Tweetmeme, che raccolgono e classificano i principali meme di Twitter.
Il Nyan Cat (o Pop Tart Cat) è un video-meme del 2011. L’animazione originale fu pubblicata da PRguitarman aka Chris Torres sul sito LOL-Comics. Alcuni giorni dopo SarajOOn combinò l’animazione con la canzone “Nyanyanyanyanyanyanya!” (che in giapponese significa ‘Miaomiaomiao’ ) e la caricò su YouTube. E’ l’inizio di un meme che vale 47 milioni di views e numerose rivisitazioni, dalla versione jazz o heavy metal, a quella natalizia o in salsa messicana.