Magazine Diario personale

(Virginia Woolf La signora Dalloway)

Da Silvy56
(Virginia Woolf La signora Dalloway)
La signora Dalloway era buona, però appariva invecchiata, quest'anno, così come volgeva il capo qua e là tra iris e rose e ciuffi di lillà che si curvavano in cenno di saluto, gli occhi socchiusi, le narici che dopo il fragore della strada accoglievano il profumo delizioso, la squisita frescura. Al riaprirsi degli occhi, come erano fresche le rose, quasi biancheria increspata appena giunta dalla lavanderia nella cesta di vimini; e scuri e alteri garofani ergevano le teste rosse; e tutti quei piselli odorosi allargati nelle coppe, spruzzati di viola, nivei, pallidi - pareva d'essere al tramonto, e che fanciulle, in gonne di mussola, uscissero a raccogliere fior di pisello e rose, finita la splendida giornata estiva col suo cielo azzurro quasi nero, e i delfinii, gli aurum .... era l'ora fra le sei e le sette in cui ogni fiore - rose e garofani e iris e lillà - s'accende di bianco e violetto, rosso e caldo arancione; ogni fiore sembra ardere di luce propria, pura e dolce, nelle aiuole già soffuse di nebbia. E le falene bianche e grigie che giravano sopra la vaniglia, sopra le margherite serotine, come le piacevano!

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