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Virtù e benefici dell’amaca

Creato il 04 agosto 2015 da Slowsleep

Difficile salire, difficile scendere (almeno per alcuni) ma… una volta sopra, è il paradiso! Si tratta del “giaciglio aereo”, l’amaca.

Storia dell’amaca

L’amaca nasce in America del Sud, quando i conquistadores spagnoli la notarono e la portarono subito in Europa, usandola per rendere più confortevole il riposo dei marinai sulle navi. Per gli “indios” l’amaca era uno strumento di riposo ma anche di prevenzione dagli attacchi di insetti e serpenti durante il sonno. La parola fu probabilmente inventata dalla popolazione degli Arawak, nelle Antille.

Pare che già un migliaio di anni fa fosse definita “culla degli Dei“.

Benefici dell’amaca

Appisolarsi su un’amaca è particolarmente riposante, soprattutto grazie al dondolìo, che secondo alcuni riporterebbe alla dimensione neonatale della culla. Se i giudizi sul tipo di sonno indotto dall’amaca non sono univoci (alcuni studiosi hanno pubblicato una ricerca su Current Biology in cui si afferma che l’amaca concilia il sonno profondo, secondo altri scienziati la ricerca non è esaustiva), su un fatto tutti concordano: dondolando ci si addormenta prima.

Il ritmo giusto del dondolio

Per favorire il passaggio dalla veglia al sonno il ritmo ideale è quello che intervalla il passaggio da un lato all’altro ogni 4 secondi, lentezza quindi, assoluta lentezza…

Lo sweeng

Oltre che per rilassarsi e dormire, l’amaca ha una serie di usi alternativi fra cui lo sweeng, una sorta di ginnastica dolce che utilizza due amache. Con lo sweeng ci si diverte, si rafforzano i muscoli e si migliora la postura. Un po’ stretching e un po’ Yoga, lo sweeng si sta difondendo anche in Italia.

Antigravity Yoga

Disciplina recente, elaborata negli Stati Uniti, l’Antigravity Yoga sfrutta apposite amache elastiche. Nata come forma di riscaldamento per la compagnia di danza di Christopher Harrison, la tecnica si è sviluppata e diffusa in breve tempo fino a diventare popolarissima.

Amache terapeutiche

Centri di riabilitazione e studi medici sviluppano spesso programmi ad hoc sfruttando speciali amache che permettono un lavoro fisico “dolce” in sospensione, si tratta di interventi a favore di persone diversamente abili.

Amaca con o senza stecca?

Le amache esistono in vari tipi di tessuto, dai materiali plastici alle fibre naturali. Alcune amache hanno una “stecca” che le mantiene “aperte”. Si tratta di una differenza sostanziale, l’amaca senza stecca è più stabile e si adatta meglio al corpo, anche se alla vista può apparire meno gradevole. L’importante è assicurare l’amaca facendo un buon nodo!


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