Finalmente se ne inizia a parlare seriamente. L’anonimato on line è pericoloso, per diversi motivi. I comportamenti tendono ad essere più violenti perchè l’anonimato tutela. Molti giovani giocano a fare i bulli nascondendosi sotto finte identità. Gli adulti non sono da meno. La pedofilia online dilaga. Tutto in nome di un finto diritto per cui la rete e’ libera e deve garantire massima libertà di espressione. Eppure la massima libertà di espressione si ha quando chi vuol esprimersi lo fa con la propria identità. A ciò si deve aggiungere il rischio di dissociazione in cui incappano quelli che si costruiscono mondi virtuali, non corrispondenti al proprio reale. È per questo che vietare l’anonimato online sarebbe opportuno. Serebbe una scelta socialmente utile e che non avrebbe nulla a che vedere con volontà censoree. Al contrario, serebbe un modo per integrare realmente le potenzialita’ comunicative del mondo di internet nella vita reale. In fondo, non si capisce come mai, per girare nei locali pubblici sia necessario un documento d’identità, mentre per entrare in una stanza virtuale basti dare un semplice nick, senza fornire alcuna garanzia agli altri visitatori. Se, finalmente, si rinuncera’ all’anonimato avremo piu’ cittadini coerenti e meno internauti dissociati. Il tutto, tenendo presente che la rete di oggi non tutela la privacy di nessuno ed espone tutti in una vetrina globale, come merce in saldo.
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