“Tu non ti puoi ammalare, se no come facciamo?”
Così se ne è uscito House mentre al telefono lo stavo informando di essere in apnea da raffreddore e con una febbre notevole. Mancanza di comprensione (sua) a parte , non che House abbia tutti i torti. Qui siamo da soli e quando io mi ammalo è un vero casino. Lui non può stare a casa dall’ospedale e non abbiamo nessuno a cui poter affidare Merdolo. Svantaggi della vita da expat (mica solo nostri). Vallo a spiegare ai virus che non mi posso ammalare…
Gli scongiuri non sono serviti a molto, mi sono presa un bel raffreddore corredato di febbre che mi ha messo ko per una settimana. Per fortuna la mattina, anche se a fatica, riuscivo a star dietro alle esigenze di Merdolo ed aprofittavo dei suoi pisolini per riposarmi. Arrivare all’ora di cena con lui pieno di energia dopo la merenda, voglioso di attenzioni e di giocare, con la testa che mi scoppiava era un’impresa.
Anche questa volta è giunta in mio soccorso l’angelo della porta accanto la mia vicina Mireille (di cui vi avevo parlato QUI) che si è offerta di portare a spasso l’adorabile (così dice lei) nipote adottivo italiano. Così per 4 giorni, dopo una mela somministrata al nano alla velocità della luce, consegnavo Merdolo, passeggino, biberon, ciuccio varie ed eventuali alla mitica vicina, che mi restituiva il tutto solo a tarda sera; con il nano stremato, dopo circa 1286 giri sull’altalena. Non dovevo fare altro che metterlo a letto e non pensare più a nulla fino al giorno successivo.
Mercoledì scorso, l’apoteosi.
Sono partiti da casa in 4: Merdolo, Mireille, alta quebecoise doc dagli occhi blu, Newton, labrador 12enne zoppicante per l’artrite, e Jean-Paul il compagno di vita della mia vicina. Lui è fortissimo, piegato da qualche acciacco per l’età, con la sua giacca di pelle e gli occhiali da sole, pare top gun in pensione. Ed è vero che cani e padroni si assomigliano: Jean-Paul e Newton, entrambi lenti e zoppicanti, seguono a distanza Mireille, che conduce il gruppo con passo militare verso il parco, missione: occupare l’altalena.