Il vischio è una pianta particolare, alla quale sin dall’antichità si attribuivano magici poteri .
Una di queste narra del dio Baldr, figlio di Odino e della dea Frigg, un giovane forte, buono e benvoluto da tutti, ma angosciato da presagi di morte. Sua madre fece quindi giurare al popolo, agli animali, alle piante, ai minerali e agli elementi di non nuocere a Baldr. Da allora gli dei si divertirono a lanciargli per gioco oggetti e frecce per dimostrarne l’invulnerabilità. Loki, dio del disordine mosso da invidia, si trasformò in ancella di Frigg e con l’inganno seppe che la dea non aveva fatto giurare il giovane ed inoffensivo vischio. Loki si procurò quindi un ramo di vischio, ne fece una freccia , la diede a Hoder, fratello cieco di Baldr, e guidò la sua mano per consentirgli di partecipare al gioco e uccidere, a sua insaputa, Baldr. Frigg pianse amaramente la morte del figlio e le sue lacrime, a contatto col vischio, si trasformarono in perle . Secondo una versione della leggenda, l’amore suo, di tutte le creature e degli dei, escluso il perfido Loki che dopo varie peripezie fu smascherato, riportò in vita Baldr. La dea Frigg dichiarò sacro il vischio e di qui l’auspicio di buona fortuna per coloro che, passando sotto i suoi rami, ricordano con un bacio il ritorno alla vita del dio nordico, il trionfo del Bene sul Male.
Oggi la tradizione lo privilegia come decorazione natalizia e festoso respingente di fulmini e di mala sorte.
Finalmente l’appiccicoso 2013 sta per finire, mi invischio volentieri in una foresta di vischiosi auguri per un Felice Anno Nuovo.
Buona fine e buon inizio a tutti !