Visco (UD)/ Caserma Sbaiz. Un cerimoniale che si rinnova annualmente

Creato il 18 aprile 2015 da Antonio Conte

Bari, 18 Aprile 2015 – Ecco cosa mi capita oggi in fine giornata, giusto nella mia home del noto social Network, e poi nel gruppo Facebook “Caserma Sbaiz Battaglione Logistico Pozzuolo Del Friuli Visco”, pagina dedicata alla caserma dislocata in Friuli, precisamente a Visco a due passi da Jalmicco, dove ho abitato, e da Palmanova, la nota città fortezza. Sulla pagina FB dicevo appaiono delle foto che puntano dritto alla mia memoria ed al mio sentire ancora quell’anno di leva, che ho svolto con i gradi di ufficiale di prima nomina.

Raggiungo poi, seguendo il link, il quotidiano online il Friuli ed all’articolo dal laconico articolo “RITORNO ALLA SBAIZ“, ed al suo testo davvero risicato, ma che dice quello che serve: “Si è tenuto anche quest’anno il ‘raduno’ di coloro, ufficiali, sottoufficiali e militari di leva, che hanno prestato servizio nel battaglione logistico ‘Pozzuolo del Friuli’ presso la caserma Sbaiz di Visco, che è stata chiusa nel 1996″.

Io non ci sono stato, non ero con loro, perché l’ho letto sono ora dell’evento, ne comunque sarei potuto esserci. Certo avrei voluto. In quel recinto sorvegliato dalle altane si è svolta la mia prima esperienza fuori casa, si certo dopo il corso a Roma da AUC, ma è nella funzione lavorativa e nelle responsabilità del ruolo che ora risiedono questi sentimenti che a Visco sono stati smossi con questo evento.

Era il 13 Giugno 1987, quando arrivai, era poco prima dell’alzabandiera delle otto: feci quindi il mio ingresso in questo posto. Ricordo Paolo, Marco, il Ten. Comandante ed il suo vice. Questo l’ho anche ricontavamo qualche mese fa. Ricordo molti marescialli, molti ufficiali miei colleghi di prima nomina, ricordo molti, ma non tutti i miei uomini, purtroppo della Compagnia Rifornimenti. Ricordo il Furiere, e i vari aiutanti in ufficio. Ricordo Claudio della Mantenimento e altri della Comando, e gli alti ufficiali della Maggiorità, ricordo il Comandante: sia il vecchio che il nuovo.

Ricordo la mia prima foto per il tesserino, una foto fatta dal fotografo Dante in Palmanova, fatta con una di quelle macchine ad impressione su lastra di vetro e ritoccata con la grafite di una matita ben temperata. Ricordo innanzitutto la sua cortesia.

Ci sono rimasto poco meno di un anno, e con il pensiero alla Brigata ed al mio Reggimento preferito di Cavalleria, il 4°, ricordo li i miei compagni di corso, l’albergo Roma, il Bari Torino, la Disco fuori parta Udine. Ricordo la Grande Piazza.

Quanti anni? Si tanti, il 9 Aprile di quest’anno sono passati 27 lunghi anni dal giorno del mio congedo. Ma poi ci sono tornato altre due o tre volte. Ci torno ora con queste foto, con i viaggi di centinaia di altre persone che non ho mani incontrato e che mantengono vivo il ricordo. Li sento come amici.

Forse dovremmo rispettare di più questi luoghi, i quali forse non importano poi molto a qualcuno. Comunque a noi si, è un luogo dove si ricostruiscono i ricordi, si rinsaldano le relazioni tra persone, anche così online a distanza, si scoprono sentimenti comuni, e si mantiene anche così unità la Nazione. Forse è poca cosa, ma anche quel poco può aiutare a non perderci di vista.

Da qualche parte deve esserci ancora – spero – quel piccolo dono in argento che quell’ultimo giorno, come tradizione, ho lasciato anch’io al circolo unificato, insieme agli altri.

Antonio Conte, allora S.Ten. c. della Compagnia Rifornimenti (13 Giugno 1987-9 Aprile 1988).


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