Visibile o invisibile?

Da Giulietta88

Ultimamente ho notato una cosa molto particolare.
Per tutta la mia vita fino ad ora, cioè per quasi 22 anni di tempo, non ho fatto altro che volermi inserire, far parte di un gruppo.. un gruppo qualsiasi.
L'importante era che fossi integrata e uguale agli altri, solo così mi sentivo realizzata.
Eppure stasera sono qui per auto-smentirmi.
Sia a scuola che a casa ho sempre avuto parecchie difficoltà, ma grazie alla mia determinazione sono riuscita ad ottenere bene o male quello che volevo e a risolvere i mille ostacoli che mi si presentavano giorno per giorno.
Una cosa l'ho imparata: quando siamo piccoli si cerca in tutto e per tutto di essere accettati dai propri coetanei. Quando non è così soffriamo molto e questa sofferenza si ripercuoterà anche sul futuro, ve lo posso assicurare.
Crescendo, però, basterà trovare la propria strada per abbandonare questo pensiero. Solo nel momento in cui abbiamo quel barlume di speranza e di orgoglio che ci fa capire chi siamo e chi vorremmo essere, allora manderemo a quel paese tutte quelle belle teghe mentali.
Prima di tutto bisogna imparare ad accettarsi sia esteriormente che interiormente parlando, solo allora potremo veramente fregarcene di quello che pensa la gente.
E qui volevo arrivare: nonostante tutti i miei sforzi per confondermi con la massa e risultare invisibile al giudizio altrui, ho capito che se non ci riesco forse è perché io non sono fatta per entrare nel gruppo, ma per emergere.
Tutto questo l'ho intuito nel momento in cui ho imparato ad accettarmi così come sono. Ci è voluto parecchio tempo direi.
Posso confermare di aver toccato il fondo e poi di aver avuto la forza di tornare a galla poco per volta. Raschiare il barile non è stato facile, davanti alla realtà chiara e schietta mi sono sentita morire, ma da li non potevo far altro che risalire.
Pian piano, con l'aiuto di chi mi è stato vicino, sono riuscita a fregarmene del pensiero altrui e l'acqua che soffocava il mio respiro ha lasciato posto ad una frizzante aria di vittoria e sicurezza. Io sono nata così e resterò così, al diavolo chi non mi vuole.
Sono felice di poter dire che accanto a me ho delle persone straordinarie che mi giudicano per quello che sono e non per come appaio.
I momenti di tristezza fanno parte della vita di tutti noi, ma basta saperli superare con intelligenza, visto che è solo tempo sprecato quello che dedichiamo a commiserarci. Ogni tanto certo ci fa bene sfogarci un po' e farci aiutare, l'importante è tornare con i piedi per aria e sognare. Avete capito benissimo: altro che piedi per terra.
I sogni saranno sempre il faro guida della nostra nave, se li perdiamo di vista la vita andrà avanti alla cieca senza una direzione precisa e navigare al buio sarebbe solo che dannoso per la nostra essenza, sarebbe come restare in un limbo per l'eternità senza mai avere il coraggio di prendere delle decisioni. 
Per cui cari lettori stasera vi esorto a sognare, a vivere, ad accettarvi così come siete! Siamo tutti parte di un gruppo ma ancora più importante siamo tutti individui unici. Quindi io dico che vale la pena lottare per quelle caratteristiche che ci fanno emergere e sentire più speciali che mai, perché a seguire il gregge son capaci tutti: distinguersi è la vera forza.
Giulia

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