Vision Intervista - Serena Santoro

di Mario Alberto Petrizzelli Pèrez
Oggi abbiamo modo di presentare un prodotto comunicativo molto grande e vincente sviluppato da due giovani veronesi, stiamo parlando di un giornale completamente online ideato e progettato da Serena Santoro e Edoardo Poli. Noi siamo riusciti a parlare con Serena e farci raccontare da lei come sia nato il loro progetto e come pensano svilupparlo in futuro. Diamo la parola a lei e vediamo cosa ha da raccontarci.
1. Ciao Serena, potresti presentarti in poche righe? in modo che i nostri lettori abbiano un'idea di chi tu sia.
Mi occupo di giornalismo dal 2010, da quando ho iniziato varie collaborazioni. Ad agosto 2011 ho fondato insieme ad Edoardo Poli il progetto online il Referendum, diventato testata giornalistica ad aprile 2012 e sono la direttrice editoriale. Oltre al Referendum collaboro  con altre testate giornalistiche e radiofoniche. Studio Giurisprudenza all'Università.
2. Abbiamo avuto modo di visitare il tuo sito, o meglio la tua testata giornalistica on-line. Potresti spiegarci cosa ti ha portato ad aprire un sito così grande?Studiare e basta non mi realizzava. Avevo nel frattempo iniziato a scrivere qualche articolo per qualche testata ma non sempre tutti i pezzi rappresentavano un contenuto gradito, e così ho pensato: perché non fare un giornale e pubblicare articoli senza subire censure? E' nato dall'intento di dare la possibilità a me e ad altri giovani di poter scrivere e di farlo liberamente. Poi tutto si è sviluppato man mano sempre in maniera più grande, ma da subito ero stata ambiziosa. Il Referendum è la dimostrazione che la frustrazione, la crisi nel mio caso universitaria, può portare a grandi risultati. Sono molto soddisfatta di quello che faccio.

3. E il sito lo stai seguendo tutto te da sola oppure hai collaboratori?Sul nostro giornale scrivono più di 50 persone ma il lavoro più duro viene fatto da me e Edoardo. Ognuno nel suo giornale ha il suo ruolo, c'è chi collabora con la scrittura, chi dirige, chi cura i dettagli del sito, chi aiuta in alcune iniziative che stiamo organizzando come il festival del giornalismo giovanile a Verona nel mese di maggio. Il Referendum è un lavoro di squadra, di rispetto, di collaborazione e di responsabilità. Non è sempre tutto idilliaco, i problemi li abbiamo anche noi ma dopo un anno e mezzo di lavoro posso sentirmi di dire che nulla fermerà il Referendum e il suo lavoro.
4. Abbiamo visto che da pochi mesi stai pubblicando anche il formato èàèàèèééò
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cartaceo del giornale, come sono andati questi mesi di distribuzione?
Il formato cartaceo è stata un'eccezione e non credo si ripeterà. Il futuro è online. E' stato un esperimento, quello del cartaceo, fatto per l'Università di Verona, completamente distinto dal nostro giornale online che è a contenuto nazionale. E' stata una grande soddifazione vedere il Referendum anche stampato, non lo nego. La distribuzione è stata faticosa, anche perchè fatta quasi eslcusivamente da me e Edoardo, soprattutto quando gli studenti rifiutavano il giornale perchè dicevano di non leggere. Alla fine però i lettori li abbiamo trovati.
5. Un'ultima domanda prima di chiudere la nostra intervista. Come pensi di svilupparlo?
C'è tanta strada da fare, perché io e la mia redazione vogliamo che il Referendum diventi anche un lavoro vero e proprio. Il nostro prossimo passo è la creazione dell'impresa giornalistica necessaria per avere la pubblicità. Da questo dipenderà l'ingrandimento del giornale. Nell'imminente oltre all'impresa c'è la volontà di creare eventi come quello del festival del giornalismo che faremo a maggio. Stiamo pensando di allargare il sito con una sezione blog, con una parte dedicata ad articoli in lingua straniera e a una parte locale. L'impegno c'è e noi ci crediamo. Assolutamente sarà il mio lavoro. Fare l'editrice, occuparmi di giornalismo e investire nel Referendum è quello che voglio fare. Lo sto già facendo.
Anche tu hai qualcosa da raccontarci?
Contattaci! Saremo lieti di scrivere con te una Vision Intervista con la tua storia.




Web:
http://ilreferendum.it/