Magazine Poesie

Visione a-temporale

Da Villa Telesio
Visione a-temporale

San Pietroburgo, Prospettiva Nevskij (fine '800)

Verba volant, viaggio nel desiderio disperato di un’immagine atemporale

(poesia da leggere a occhi chiusi, toccando con mano)

-

Non c’è neanche una mosca

nel barattolo del mendicante slavo

vicino al mio dito enorme:

così proseguo solitario

con la percezione di vomito

causata da una foto distorta

di una strada lunga,

dove i passanti sentono come il bisogno

di grattarsi via il tempo immobile

mentre i sorrisi si fissano

e quel bambino sa

che il suo sputo vincerà la gravità;

e i signori piangono

perchè non la smetteranno mai

di stringersi la mano destra,

mentre le loro mogli

fissano inebetite

la luce del sole bianconero

che frusta il fiume caotico

uscito da un incubo del piccolo Vincent;

crollerebbe pure

quella cascina dove il sindaco vuol fare

un dormitorio operaio

se quel cane la smettese

di pisciare sulla porta d’ingresso

impedendo così al tempo di entrare;

ma non c’è spazio nemmeno

per l’orologio comunale

che brandisce due forchette diseguali

senza cibo da inghiottire.

-

Post scriptum

Un crocifisso solitario

troneggia in fondo alla navata centrale

della chiesa grigia:

confuso mi ritrovo

a defecare minuti

tra i banconi delle offerte.


Potrebbero interessarti anche :

Ritornare alla prima pagina di Logo Paperblog

Possono interessarti anche questi articoli :