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Visti per voi (N° 1): CIKU - L' età dell'innocenza

Creato il 16 maggio 2013 da Giuseppe Armellini
Nuova rubrica!
Ne ho aperte tante perchè mi piace aprirle e poi lasciarle perdere!
No, a parte gli scherzi, piano piano le porto avanti tutte, devo solo trovare continuità.
Tutte magari no ma gli Horror poco conosciuti, gli Abomini e Visti per voi senz'altro sì.
Anche perchè tra l'altro credo che quest'ultima sia la più stimolante.
Mi chiedete un film e io lo vedo e recensisco. Che culo eh? Come fate a non partecipare?
Comincio con Ciku perchè è la commentatrice numero 1 (intendo come quantità, la qualità lasciamo perdere,ah ah, mi conosci Ciku no?) e perchè tutti questi anni c'è sempre stata. Non so nemmeno che faccia abbia e l'età ma la considero una cara amica.
Voi proponete qui o in qualsiasi altro post un film da farmi vedere (magari controllate che non l'abbia già commentato) e io tipo una volta ogni settimana/due controllo le richieste e poi le "esaudisco" in ordine cronologico sulla base del numero di commenti del richiedente (che vedete qui a sinistra), così, giusto per avere un metodo. Poi magari arriveranno 1,2 richieste in tutto, non sarà difficile :)
Se possibile film recenti però, diciamo ultimi 25 anni, perchè il blog ha un'impronta molto moderna e andare ad aprire un nuovo fronte sul vecchio grande cinema non ha senso, sono anni che ci penso ma alla fine ho sempre lasciato perdere.
Ovviamente potete proporre anche boiate per farmi male, no problem.
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Visti per voi (N° 1): CIKU -  L' età dell'innocenzaLa rubrica non poteva cominciare in maniera più tosta...
Credo che soltanto qualsiasi Natale di Vanzina o un film su donne e motori come Fast and Furious possa risultarmi più pesante e indigesto di un film SENTIMENTALE (malgrado non mi si stato spacciato come tale dall'amica di cui sopra) e IN COSTUME.(qui siamo alla fine del 1800). Sì, anche un Twilight preferirei. Ma per amicizia si fa tutto e non mi sembrava bello farmi indietro alla richiesta di Ciku, che reputa questo L'età dell'innocenza come il SUO film, quello alla quale è più legata. Dovete sapere che la nostra Ciku oltre ad esser donna (e quindi sentimentale e sognatrice di natura) è anche un'attrice teatrale, quindi vittima perfetta di questo tipo di film.
Intendiamoci, qui siamo a livelli di grande cinema eh, uno Scorsese da battaglia e un manipolo d'attori di livello superlativo (Day Lewis e la Pfeiffer vi bastano?). Ed è indubbio che questo film rappresenti uno dei massimi livelli possibili per il genere.
Ma, se io a Ciku facessi vedere un horror splatterone che accadrebbe?
Che non ce la fa. Ecco, appunto.
No, a parte gli scherzi, il mio problema con questo film di Scorsese è dovuto all'eccesso di magniloquenza, di sfarzo, di grandeur che trasuda dapertutto. Nelle musiche, altisonanti e solenni come poche, nelle location, magnifiche ville e magnifici palazzi così riccamente arredati da chiedersi se c'è posto a sedere, nella regia, uno stillicidio di lentissime carrellate e panoramiche di corridoi, pareti, soffitti e chi ne ha più ne metta. Senza dimenticare i dettagli stretti di quel piatto, di quel quadro, di quel cibo, di quella posata o di quel sigaro, tutto è dannatamente "troppo". E non parliamo poi della voice off, lenta, prolissa e colta, evidentemente voce viva delle pagine del testo originale. A volte tutte le componenti si mischiavano insieme con delle scene in cui la voce fuori campo raccontava qualche vicenda di conti e contesse mentre la regia piano piano andava, con musica trionfante, in panoramica su tutti i quadri della parete della meravigliosa villa.
O.k, ho faticato come un cane. Anche perchè io le vicende nobiliari proprio non le digerisco, credo che faticherei a rivedere anche Barry Lindon.
Scorsese ce l'ha questo come difetto, la sobrietà e il basso profilo non sa nemmeno cosa siano. Però se il suo ego in macchina da presa in certi tipi di film può funzionare, qua per me è una mazzata.
La storia in realtà è molto semplice. Sotto gli orpelli veri e cinematografici si nasconde la classica storia d'amore che non può essere vissuta per salvare un matrimonio quasi "concordato" tra le varie famiglie nobiliari. Anche se la terza incomoda in questo caso non è la solita poraccia ma la cugina della sposa, anch'essa nobile.
Pochissime scene madri, nessun colpo di scena, soltanto una bella storia d'amore scandita dal non detto. Tante le frasi che rimangono sospese. L'amore clandestino tra Archer e la Olenska è fatto di silenzi, probabilmente c'è sempre stato ma nessuno dei due è riuscito mai a confidarlo all'altro. E silenzio c'è anche tra Archer e sua moglie, May. Lui non riesce a confidarle che forse ama un'altra, lei forse ha capito tutto ma sacrifica il suo orgoglio per l'amore del marito. L'ultima mezz'ora l'ho trovata veramente buona. La figura di May finalmente viene fuori, sembrava una comprimaria ignara di tutto mentre forse non era così.
Non nascondo di essere rimasto affascinato in più di una occasione: lei vestita di rosso, simbolo di passione e forse peccato, che entra nella sala in cui tutti gli altri sono vestiti di scuro; la splendida scena del faro fotografata in maniera straordinaria e carica di "tensione" sentimentale o la cena d'addio per la Olenska con quell'atmosfera così tesa perchè Archer capisce o crede di aver capito che tutti gli altri hanno sempre saputo e congiurato verso di loro.
Probabilmente se tutte le vicende fossero state ambientate nella New York di adesso sto film mi sarebbe piaciuto da matti perchè dietro l'immagine grandiosa racconta vicende umane semplicissime ma comunque importanti,delicate, sofferte. Ma i costumi mi bloccano.
Grandissimo cast,oggi ho scoperto quanto è bello vedere Daniel Day Lewis ridere, accade davvero raramente nei suoi ruoli.
Se non avete il mio problema guardatelo, ne vale la pena.
( voto 6,5 )

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