![Vita. Vita.](http://m2.paperblog.com/i/21/213054/vita-L-_y2rRB.jpeg)
E poi il vuoto.
O meglio, è acclarato che tenterò il concorso per il dottorato a Venezia, Milano e Padova, e c'è anche una probabilità non infinitesimale che mi prendano, ma, il problema serio non è accedere al dottorato di ricerca (con borsa, sennò i 1000 euro al mese me li devo fare come escort), quanto come, dove ed in che modo vivrò questi prossimi 3 anni.
Sogno molte cose.
Partendo da quelle più (simil)realistiche, vorrei poter vivere da sola, in un bel monolocale, o addirittura in un bilocale, magari a Milano, magari prossimo al centro, poterlo poi decorare un po' e strutturarlo in modo che sia la mia oasi di preghiera germanotta al ritorno dai futuri corsi di yoga, thai-chi, e sfondamento in palestra.
E già qui i SE la fanno da padrone:
- se prenderò il dottorato,
- se lo prenderò con borsa,
- se lo prenderò a Milano,
- se troverò casa (e dove troverò casa? E, troverò una casa adeguata? E, mono o bi-locale? Da solo o in condivisione? Sempre SE troverò un coinquilino decente, magari che già conosco),
- se la casa sarà sufficientemente vicina a palestra (magari nuova, SE la trovo con la qualità prezzo dell F.F. ma senza l'obbligo di vendere un rene per farsi fare la scheda) e luogo di lavoro/università,
- se tra affitto, palestra, libri e trasporti riesco ad arrivare a fine mese,
- e se, oltre ad arrivare a fine mese, riuscissi anche a permettermi qualche lusso e a cominciare a rifondere i soldi che mi sono stati prestati (ok, sono parenti, ma cmq li rivogliono),
[Tutto questo, ovviamente, solo SE decido di stare a Milano, ovviamente SE avrò preso il dottorato lì.]
Invece se prenderò il dottorato a Venezia o a Padova, sono già angosciato dal festival di turbe mentali che regna ormai nella mia iper-cattolica famiglia, quella per cui sono diventata suora, ma anche quella per cui me ne sono andata a tacchi levati.
Per non parlare della noia dell'essere relegati in culo al mondo, senza nè metro nè tram, dovendo condividere l'auto (le 2 auto) con madre e sorella, lontano da qualasiasi cosa che abbia odore di cazzo o di frociata persistente. No, non ce la farei, 6 mesi e discendo all'inferno e mi accoppio direttamente con Lucifero, che scommetto tra l'altro essere un grandissimo manzo!
Infine, stare a Padova/Venezia (sempre SE mi danno il dottorato, ecc.), e di tentare di vivere da sola a Mestre o a Padova (dove qualcosa di gaio pare esserci),ma non automunita, in città che a Milano possono solo fare un pippa, con costi cmq ingenti, bhe, somiglia più ad un suicidio che alla salvezza.
E questi sono solo quelli semi-realistici (tralasciando l'eventuale obbligo di trovare un lavoro poraccio in assenza di dottorato, e per giunta di stare tassativamente a casa coi miei: meglio un cactus nel culo!).
Anyway, ora, perchè è importante, volevo parlare di quelli irrealistici, i famosi sogni a Ray Ban aperti.
Mi sento, non so come altro dirlo, di essere destinata a fare qualcosa di grande (fosse anche un circo per sordomuti superdotati) ma sono alquanto frustrata dal non vedere chiaro di fronte a me; non so se mai incontrerò le persone giuste per dare vita (o anche solo confessione) ai miei sogni, ai miei progetti più assurdi, temerari e folli.
Insomma, dico solo che vorrei poter dare vita sul serio al Cappellanesimo, con tanto di convento in affitto e usato a mo' di collegio universitario, in una via di mezzo tra la vita in comune monastica e quella delle comuni hippie degli anni 60', con tanto di regole di vita, di libri da leggere, di pratiche di sorellanza e di Manzo Discount mensile.
Ecco, giusto un attimo fuori di testa.
Andando un po' più sul concreto, mi basterebbe anche solo poter cominciare la mia carriera di maga-travesta, conoscendo le persone giuste (e questo, ovviamente non vuol dire farsi incatenare a Obelisco del Tiranno mentre sette troie incappucciate mi frustano invocando la Binetti e facendo a fette capretti neri sgozzati di fresco) e foggiandomi degli oggetti più inusuali che riesco a trovare.
Ok, la magia e il travestitismo non so quanto possano fare un argomento unico, ma mi spiego; vorrei poter trovare dei negozi dove vendano cose estremamente di classe, tipo vestiti dell'800, fatti di raso, di seta e di lino, tessuti pregiati, orecchini di ferro ossidati con taglio triangolare e ricami interni, occhialetti tondi d'ottone tipo quelli di Jhon Lennon, e una parrucca tipo quelle dei nobili del 700, lunga e boccolosa, ma magari grigia, o nera, tipo Capitan Uncino, una parrucca maschile.
E poi una femminile, riccia, e un vestito da officiante d'oro, orecchini triangolari e una lunga catena dorata al collo, per non parlare di un vestito da sera dello stesso colore, magari brillante, lunghissimo e con inserti bordeux, o di giacche nere di pallettes con le spalline a punta e pantaloni neri a zampa in cleberrimo coordinato.
Il fatto è che non vorrei sputtanare in discoteca (oddio, anche, ma come divertimento e non come lavoro), vorrei piuttosto cene esoteriche con dignitari d'alta classe, rampolli della società bene e intellettuali mentalmente deviati, geni di incommensurabile intelligenza ed eleganza; o almeno vivere nel mio appartamentino, coltivare un giardino di erbe officinali, disegnare pentacoli, fare yoga e vivere la mia vita con le persone più adeguate.
Lo so che è pura, purissima follia, ma vestita di stracci vecchi di anni in mezzo a gente mediocre che non sa neppure cosa voglia dire sentirsi un aliena in mezzo ad un branco di cavernicoli è una tortura che ti consuma giorno dopo giorno!
Ah, gioisco nel vedere il nostro Pigoz troneggiare finalmente nei miei followers abituali.
Qualsiasi comunione di idee o profferta di follia comune sarà apprezzata e tenuta nella più alta delle considerazioni.