Vita a mulinello

La vita si nasconde negli anfratti polverosi di tappeti, nel silenzio delle mani che non tacciano, sopra quella balaustra che s'affaccia all'orizzonte, e quando arriva il tempo dove le memorie non si spegnono e usi ed abusi più non corrispondono allo spazio vuoto del mattino, ma si fanno pallide, cartacee e perdono di peso e consistenza, come come blocchi di cemento che ingombrano lo spazio, e l'aria resta ferma, sospesa, quasi a ripensare e a rimuginare non una ma più volte e volte, e gira e rigira sempre su se stessa, e tu che mi sembri preso da tutto ciò che non conduce a niente, o che ti porta al nulla, all'esser fedele a un patto che mai hai sottoscritto, e che t'illumini ogni volta che la vita ti fa un cenno, che t'aggiri solitario e grinzoso in mezzo a questa folla che appena appena si prende la briga di sfiorarti, come se toccarti fosse un delitto o una pena grave che non sopporti, tu non vuoi, tu passare tra quegli anfratti impolverati, e aspettar paziente che giunga il relitto che ti porti a galla, e non taci e lasci che il corpo si corroda e poi si disfa, come quei branchi che si lanciano al galoppo e precipitano di corsa in un burrone.Ma ricordati, non credere mai a ciò ch'io scrivo.