Vita a Wellington

Sono passati quasi quindici mesi da quando sono partito, e solo adesso, per la prima volta, arriva l’inverno. Fino ad ora avevo seguito il sole, mi ero trasferito da sud a nord, da est a ovest, ad ogni cambio di stagione, finche`, un po` per scelta, un po` a causa di una combinazione di eventi, sono capitato a Wellington, in Nuova Zelanda, dove ho intenzione di fermarmi per i prossimi mesi.

Wellington, centro culturale e politico della Nuova Zelanda, e` una citta` da meno di 400.000 abitanti, situata nell’estremo sud dell’isola nord, girabile facilmente a piedi da un capo a all’altro in poco piu` di mezz’ora. La prima scelta era ricaduta su Christchurch, ma, successivamente, causa terremoto, mi ero spostato al nord, a Auckland, dove, annoiato dalla frenesia della grande citta`, ho deciso di scendere di nuovo, scegliendo questa citta` a misura d’uomo come base. A Windy Welly, come la chiamano i locali per il vento che non smette di tirare, si respira una bella atmosfera, camminare per le strade mette di buon umore, il che non e` cosa da poco da questa parte del mondo, in cui costruire citta` stimolanti non e` cosa semplice data l’assenza di una storia, di una tradizione, che fa sembrare tutto cosi` nuovo, quasi finto.

In questi questi mesi di sosta mi concentrero` su alcuni progetti personali, oltra a risparmiare per il prossimo, possibilmente lungo, viaggio, cerchero` di ingrandire il blog, girero` un nuovo video su Wellington, partecipero` ad alcuni concorsi, e sopratutto, riprendero` in mano matite e pennelli per iniziare a lavorare su HOBO, un progetto creativo di arte e design applicati al viaggio, che da un bel pezzo ho in mente (cerco collaboratori, a presto i dettagli!).

Ah, quasi dimenticavo, ho trovato lavoro, in un gay bar.