Oramai sono 4 anni circa che mi muovo in bici. Quando vedevo una persona in bici per Napoli mi rincuoravo. Ora se ne vedono decine. Non capita mai che passeggiando per il centro o l’area collinare non entri nel campo visivo un ciclista, (come a San Francisco) un papà con un bambino (che dà speranza) o una signora che fa la spesa, o qualche bici che trascina un carrellino pubblicitario (segno che un passo diverso è stato fatto).
È bello anche il fatto che raramente li riconosco, non sono persone che ho incontrato nelle Critical Mass. È il segno di un più ampio cambiamento che si sta insinuando.
Qualche tempo fa dicevo che Napoli è una città ciclabile ma i napoletani non lo sanno. Ho l’impressione che se ne stanno accorgendo anche a giudicare dal numero di commenti positivi che ricevo da persone che si fermano apposta per chiedermi della bici, del portapacchi, da dove vengo ecc.
Se penso al futuro, magari ai prossimi 12 mesi, ci saranno servizi di consegne documenti in bicicletta, garzoni che consegnano la spesa in bici, genitori che accompagnano i figli in bici, e il rumore dei campanellini a chiedere via libera al posto dei clacson nervosi.
Chi sa? Vedremo tra 12 mesi…