E quindi finalmente ho convinto un amico a farmi delle foto.
E’ si perchè le mie amiche mi dicono sempre che devo fare sti post sugli outfit.
“Ma fatti le foto per favore e mettile sul blog!!”. Ebbene, prima o poi smetterò anche, data la mia veneranda età, di stare il sabato sera sul divano. Abbracciata a Massimo con la copertina sulle gambe mentre spippoliamo sull’Ipad in stile “Villa Arzilla nun te temo”.
Mi porterò avanti col lavoro, e il mio armadio che quasi non si chiude più da buona accumulatrice seriale 2.0, mi ringrazierà.
E chissà, magari anche voi.
Insomma, ho provato a fare qualche shooting anche da selfie. Li trovate qui e qui.
Sono ancora bloccata in questo disatro.
Il guaio è che nel primo caso mi trovo sul mio balcone di casa, che poi ho scoperto essere cool dato che pure Alessia Marcuzzi ce se fa le foto tutta smilza e felice.
Ma tu pensa, a me sapeva di sfigata e invece…
Nel secondo caso ho paura che prima o poi qualcuno dei miei vicini mi toglierà il saluto. Vi spiego bene come funziona il dramma dell’androne.
Praticamente come vi dicevo sto tentando il lancio dell’hashtag su Instagram #stilenellandrone. Con scatti al caridopalma e tunnel carpale causa scorretissssima prensione dell’arnese telefono, prima o poi avrò bisogno di mettere il collare per la cervicale.
Mi piazzo davanti allo specchio nell’androne del palazzo dopo aver tirato a terra in un angolo il piumino (non fa fico, la fescion blogger deve morì de freddo), mi lancio in questi scatti estremi. Luce pessima, tutto sfocato, per ottenere una foto decente praticamente me viene pure l’alluce valgo. Vi immaginate cosa accade quando sento dei passi o il rumore dell’ascensore? Mi ci manca solo il vicino che me cita alla riunione di condominio come persona non gradita.
Insomma, tradotto in termini che voi umani possiate comprendere al meglio. GNA FACCIO.
Ho pregato con l’occhio da cerbiattona incrociato con una bella soglioletta del Mediterraneo un mio amico che ha fatto un corso di fotografia. Tra l’altro è anche l’autore del nostro logo! Colgo per ringraziarlo pubblicamente!!!
Ebbene lui mi ha detto di si! Faremo tipo shooting da rivista in cui farò in un pomeriggio almeno 3 cambi d’abito, non ho ancora capito dove scatteremo. Ma insomma magari ne viene fuori una cosa carina!!
E quindi ieri sera ne stavamo parlando e lui mi fa:
“Scattiamo lungo il tevere no?”
Dico “appunto, così volevo fare una cosa chic mi faccio le foto con le pantegane!!! Beeeellooooooo!!”
E Massimo: “Bè dai! Invece di fare come Paris Hilton col chiuaua, ti metti la nutria nella borsetta!”
Volevamo creare un luogo dove il buon gusto regna sovrano.
Nutria non mi avrai.