La vita è bella per essere vissuta in tutte le sfaccettature e viverla con un’altra persona che ci capisce, invece che giudicarci, è ancora più bello!
La maggior parte delle volte, quando si riesce a parlar liberamente
di qualsiasi cosa, senza nascondere niente, ci si rende anche conto che molte delle cose che si desiderano sono in realtà una sola cosa: bisogno, necessità di potersi esprimere liberamente in
qualsiasi argomento. Ci s’incontra, ci si innamora e poi si decide di creare una famiglia insieme, per condividere gioie e dolori. Tanto zucchero, tanti sogni, tante buone prospettive.
La vita di coppia non è tutta rose e fiori come veniva descritta nei film Americani. Si devono fare i conti con la realtà: lavoro, problemi economici, stanchezza, stress. Situazioni che portano
a crescere come coppia, ma anche come singole persone, individualmente, uomo e donna, con prospettive, idee, punti di riferimento, ideali, desideri diversi.
In relazione a tali cambiamenti molto spesso, ci si ritrova a convivere con una persona che non è per niente familiare, che è completamente diversa da quella che si era conosciuta anni
prima.
Nella maggior parte dei casi, il cambiamento avviene nell’ambito della sfera sessuale. Uno dei due, o entrambi, sente la necessità di fare qualcosa di diverso, di provare nuove emozioni. Le
ragioni sono svariate: si può essere stanchi della solita routine, cose sentite o viste possono aver suscitato o risvegliato nuovi interessi, con l’avanzare degli anni si ha bisogno di
dimostrare qualche cosa di “più”, lui deve dimostrare la sua virilità. Ecco che iniziano a presentarsi richieste particolari, desideri nascosti nel cassetto, forse da anni. Potrebbe essere la
semplice visione di un film hard, o il desiderio di usare posizioni particolari mai usate prima, o indossare indumenti che stimolano la fantasia, tanto per citarne alcuni.
Qualunque sia la richiesta, non ci si deve spaventare. Il fatto stesso che il proprio partner abbia deciso di esporre i propri desideri, indica che non vuole fare niente che non sia
condivisibile, anzi, cerca la complicità, il consenso reciproco per ritrovare insieme quel pizzico di pepe che è venuto a mancare. Ciò non vuol dire acconsentire a priori a ogni bizzarra
richiesta. Un buon rapporto si può considerare tale quando qualsiasi cosa è fatta col pieno consenso e rispetto l’uno dell’altra e viceversa. Per far ciò, bisogna imparare a parlare, a esporre
senza rimuginare all’infinito i propri pensieri.