Quando affermo che la vita termina con la morte, dissentono da me i cristiani e gli ebrei, i quali credono a una vita dopo la morte. Ma su di un punto mi danno ragione: anche se si crede alla vita dopo la morte, non si tratta certo di un viaggio organizzato in un paese ignoto pagato in anticipo. Non si tratta affatto di un viaggio di piacere. C’è una vita dopo la morte sole se accade qualcosa già qui, nella nostra vita, che ci consenta di prendere parte a quel tipo di vita descritto dalle diverse religioni.
In sostanza, non dipende dal credere o meno in determinate affermazioni o dogmi religiosi su una vita dopo la morte, perché in ogni caso dovremo affrontare seriamente il problema della morte e non ci sarà consentito tentare di mascherarlo di sfuggirgli.
Erich Fromm – Problemi dell’invecchiamento
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