ROMA – Voglio andare a vivere in campagna, cantava Toto Cotugno. Ma se ci si tiene alla propria salute è meglio la città. Sembrerà strano, eppure vivere nei centri urbani è più sicuro: il rischio di morte prematura tra chi vive in campagna è più alto del 22%, e quello di incidenti mortali addirittura del 40%.
I dati arrivano da uno studio della University of Pennsylvania, che sottolinea come, nonostante il tasso di omicidi e di delinquenza generale sia più alto in città, il rischio di morire per cause accidentali nelle zone rurali supera di almeno 15 volte quello di essere uccisi in città, almeno negli Stati americani.
I ricercatori hanno analizzato oltre 1 milione di casi di infortuni mortali avvenuti tra il 1999 e il 2006 negli Stati Uniti. Gli incidenti stradali sono al primo posto tra le cause di morte in campagna, con una media di 27,61 decessi ogni 100 mila persone, più del doppio rispetto ai 10,51 morti delle aree urbane.
I casi di decessi negli incendi sono legati all’età: sono più frequenti nelle campagne solo per gli le persone che hanno meno di 20 anni o più di 45 anni.
E la condizione economica parrebbe avere un ruolo: ci sono più casi di incidenti mortali in campagna tra le persone benestanti che tra quelle più povere.