E’ difficile dare una definizione precisa alla vita e forse non è importante farlo.
Tuttavia vi sono giorni in cui lei ti salta addosso con tutta la sua forza dandoti graffi così profondi da fare uscire emozioni che avevi persino dimenticato di provare.
Oggi è stato uno di quei giorni.
Non pensare a qualcosa di terribile, doloroso o sconvolgente; a volte i salti di paradigma sono provocati da cose apparentemente insignificanti.
Si tratta semplicemente di vita nella sua forma più fisica.
Vita così concreta da sbatterti in faccia l’odore delle feci di una madre anziana che si ribella cognitivamente ad un mondo che non è più per vecchi e contemporaneamente ti fa sentire il profumo pieno di speranza della pelle di una bimba di 12 mesi.
Mi viene in mente la frase di un film di qualche anno fa che recitava pressappoco così:
“ questo è un mondo cattivo che contiene dentro di sé un cuore selvaggio”.
Il mondo non è cattivo, è come deve essere ma la vita, quella sì, è selvaggia. Necessita continuamente di nutrimento, spesso costituito da altre forme di vita.
Per capire la vita devi viverla, sporcarti le mani con i suoi prodotti di scarto e soprattutto devi entrare in contatto con i suoi opposti: morte, malattia e degenerazione. Respirando l’alito cattivo della vita potresti accorgerti che la fine orribile della vita di un animale può diventare un lauto e a volte inutile pranzo di Natale oppure sopravvivenza per un uomo che sta morendo di fame.
La rapacità di un occidente opulento, obeso e sciupone rappresenta una realtà completamente diversa per i bambini morti di fame nei paesi più poveri. Lo sappiamo tutti ma ci conviene dimenticarlo.
Da altri punti di vista la vita è la somma dei nostri comportamenti che possiamo dirigere in due direzioni completamente opposte. Da una parte relegarli in robuste gabbie di abitudini sempre uguali a se stesse dimenticandoci di possedere le chiavi per uscirne, dall’altra liberarli in cielo fra le nuvole in direzione dei nostri sogni.
La scelta è nostra. La responsabilità dei comportamenti è nostra. La vita no, è solo il risultato delle nostre azioni ed è semplicemente da accettare.
Il mio Natale è così:
… con l’anima antica della vita nel cuore e l’impegno di trasformarla in amore.
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