E’ terminato proprio ieri il seminario Vitality Coaching, una sessione di Mental Training di 5 giorni full immersion.
Prendo spunto da questo per fare alcune riflessioni sull’approccio delle persone al proprio benessere, all’attività fisica e all’alimentazione.
In aula c’erano oltre 100 persone impegnate nel migliorare la loro forma fisica, lo stato di benessere generale e le relazioni attraverso l’allenamento fisico, l’alimentazione equilibrata e qualche accorgimento riguardo alla qualità delle relazioni con gli altri.
Tutti questi aspetti, sono o dovrebbero essere anche la quotidianità di ogni atleta professionista. Non basta eccellere in uno solo di questi per ottenere prestazioni di massimo livello. Il mental training deve sempre allineare tutte le componenti che permettono ad ognuno di esprimere il massimo ed ottenere il meglio da sé stesso.
Al Vitality Coaching molte persone erano scettiche sul poter reggere ritmi piuttosto intensi e pieni di attività diverse. Sveglia presto, un’ora di attività fisica dalle 7:30 e una giornata intera in aula fino a mezzanotte. Molti si sono stupiti di ritrovarsi in grado di farlo e di sentirsi bene.
Molte persone arrivano spesso a fine giornata molto più stanche pur avendo fatto molte meno cose, ma allora cosa fa la differenza?
Ci sono un sacco di fattori che contribuiscono a tutto questo e all’interno di un corso così strutturato si crea l’ambiente ideale per “costringersi” a provare abitudini diverse. La scoperta più bella è che non è poi così difficile e che a fronte di uno sforzo minimo i risultati sono davvero considerevoli.
Ovviamente se parliamo di atleti ai massimi livelli, tutto si eleva in modo proporzionale ma le buone abitudini per arrivare li, partono dai gesti più semplici di ogni giorno, che anche i campioni hanno imparato a fare da zero e col tempo.
Lavorando con atleti professionisti spesso si da per scontato o viene facile pensare che lo stile di vita sia impeccabile. Ossia che i tempi di riposo siano ottimali, l’alimentazione equilibrata rispetto al carico di lavoro e la qualità delle relazioni e delle emozioni sia quella migliore per vivere un clima sereno che sia di supporto a tutto il resto.
Purtroppo non è sempre così e il mental training diventa uno strumento utile per lavorare non solo sul gesto tecnico e sulle prestazioni ma anche su tutte quelle aree della vita che contribuiscono a rendere ogni persona in grado di dare il 100%.
Perciò, che tu sia un atleta professionista o semplicemente una persona che vorrebbe mantenersi facendo un po’ di attività fisica, ti invito a fare alcune riflessioni: quante ore riposi e con che qualità, come ti alimenti e che cibi mangi rispetto all’attività che fai e infine qual è la qualità delle tue relazioni, ti fanno stare bene o ti rendono nervoso o preoccupato?
Se vuoi migliorare il tuo benessere generale o ottenere migliori risultati da quello che fai, ricordati di allenare allo stesso modo tutte le componenti della tua vita.
Se le persone che ti circondano ti ispirano fiducia, ti supportano e ti fanno stare bene questo ti sarà utile per affrontare serenamente le attività che fai. Se ti alimenti in modo sano ed equilibrato il tuo livello di energia sarà maggiore e ogni attività risulterà meno faticosa. Tutte queste cose contribuiscono a riposare meglio e questo chiude il cerchio per ripartire il giorno seguente completamente rigenerato.
Se hai intrapreso più volte delle attività fisiche, senza poi riuscire a mantenerle o se da atleta professionista ti trovi in un momento di difficoltà, ricordati che non sempre la colpa è imputabile solo alla prestazione, alle capacità tecniche o atletiche.
A volte semplicemente senza accorgercene prediamo cattive abitudini che entrano in sordina nella nostra vita e finiscono per vanificare tanto lavoro fatto magari con qualità.
Dopo aver riflettuto su queste cose, cambia le cattive abitudini e vedrai che con poco sforzo otterrai grandi risultati in poco tempo. Provare per credere!
Ti auguro di fare un gran lavoro!!!
A presto!
Di Sara Gatti