I diritti acquisiti non si toccano! Così ci avevano insegnato fior di costituzionalisti, in virtù del fatto che gli accordi siglati tra lo Stato e le parti sociali, vanno onorati nel tempo. Per cui dopo un tot di anni, per esempio dopo 40 anni di contributi versati, i lavoratori sapevano di che… andare in pensione! Ma allora c’era in gioco la credibilità delle Istituzioni! Oggi, invece, con il crollo del muro di Berlino, l’avvento della Troika e il flop di "mani pulite", i diritti acquisiti sono divenuti carta straccia. “Intoccabili” sono rimasti solo i diritti e i privilegi della casta. Per tutti gli altri, per tutti i normali cittadini e i comuni lavoratori, il governo e il parlamento fanno e disfanno leggi e contratti, a loro piacimento, fregandosene dei cosiddetti diritti acquisiti! Ma se la politica fosse davvero intenzionata a far quadrare i conti e a ridurre sprechi e ruberie farebbe una sola cosa, invece di cazzeggiare sull’articolo 18 e di doppio e triplo turno della legge elettorale: sospendere i vitalizi d’oro a quei politici che solo per qualche giorno di legislatura godono del “diritto acquisito” di migliaia di euro al mese da incassare al compimento del cinquantesimo anno d’età! Uno scandalo! Bisogna cancellare i vitalizi e richiedere indietro il maltolto. Subito!Il Trentino lo ha già fatto, chiedendo indietro i soldi del vitalizio a 127 consiglieri regionali. In tutto si tratta di 29 milioni di euro, che fanno, in media, quasi 228mila euro a testa! Mica spiccioli. In tempi di vacche magre come questi, in cui si chiedono sacrifici a tutti gli italiani e dove un lavoratore dipendente viene collocato in quiescenza al compimento del 67esimo anno di età - speranza di vita permettendo - con un assegno previdenziale inferiore di oltre il 30% all’ultimo stipendio percepito e una liquidazione tutta da vedere, sapere ancora dell’esistenza dei vitalizi e che il Piemonte, tanto per citare solo uno dei tanti cattivi esempi, butta ogni mese 730mila euro in vitalizi d'oro, o che alla regione Lazio i vitalizi costano oltre 20milioni di euro all’anno, fa tremare le vene ai polsi!
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I diritti acquisiti non si toccano! Così ci avevano insegnato fior di costituzionalisti, in virtù del fatto che gli accordi siglati tra lo Stato e le parti sociali, vanno onorati nel tempo. Per cui dopo un tot di anni, per esempio dopo 40 anni di contributi versati, i lavoratori sapevano di che… andare in pensione! Ma allora c’era in gioco la credibilità delle Istituzioni! Oggi, invece, con il crollo del muro di Berlino, l’avvento della Troika e il flop di "mani pulite", i diritti acquisiti sono divenuti carta straccia. “Intoccabili” sono rimasti solo i diritti e i privilegi della casta. Per tutti gli altri, per tutti i normali cittadini e i comuni lavoratori, il governo e il parlamento fanno e disfanno leggi e contratti, a loro piacimento, fregandosene dei cosiddetti diritti acquisiti! Ma se la politica fosse davvero intenzionata a far quadrare i conti e a ridurre sprechi e ruberie farebbe una sola cosa, invece di cazzeggiare sull’articolo 18 e di doppio e triplo turno della legge elettorale: sospendere i vitalizi d’oro a quei politici che solo per qualche giorno di legislatura godono del “diritto acquisito” di migliaia di euro al mese da incassare al compimento del cinquantesimo anno d’età! Uno scandalo! Bisogna cancellare i vitalizi e richiedere indietro il maltolto. Subito!Il Trentino lo ha già fatto, chiedendo indietro i soldi del vitalizio a 127 consiglieri regionali. In tutto si tratta di 29 milioni di euro, che fanno, in media, quasi 228mila euro a testa! Mica spiccioli. In tempi di vacche magre come questi, in cui si chiedono sacrifici a tutti gli italiani e dove un lavoratore dipendente viene collocato in quiescenza al compimento del 67esimo anno di età - speranza di vita permettendo - con un assegno previdenziale inferiore di oltre il 30% all’ultimo stipendio percepito e una liquidazione tutta da vedere, sapere ancora dell’esistenza dei vitalizi e che il Piemonte, tanto per citare solo uno dei tanti cattivi esempi, butta ogni mese 730mila euro in vitalizi d'oro, o che alla regione Lazio i vitalizi costano oltre 20milioni di euro all’anno, fa tremare le vene ai polsi!
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