Chi nella nostra carriera lavorativa non si sia prodigato
in più lavori anche diversi tra loro e con datori di lavoro differenti?
Può essere che anche l’Italia peggiore d’oggi, ovvero il
favoloso mondo dei precari, debba arrangiarsi e saltare da un lavoro all’altro
per sopravvivere, mantenersi e/o mantenere la propria famiglia.
Se i nostri parlamentari per una legislatura si
guadagnano un vitalizio perché anche noi miseri lavoratori da quattro soldi per
un lavoro svolto in passato non possiamo prendere ugualmente il vitalizio?
Il Parlamento italiano, sentite tutte le posizioni
politiche, ha dunque approvato un D.L. n° inesistente, dove si autorizza un
vitalizio per tutti coloro che hanno svolto attività lavorative nel corso della
loro vita diverso da quello che svolgono a tempo indeterminato da almeno cinque
anni.
Con il seguente D.L. si vuole equiparare tutti i
cittadini ai singoli parlamentari della Repubblica italiana.
Il lavoro è sacro a qualsiasi livello, cosi recita
il comma 1° elevato all’infinito del D.L. n° inesistente, per cui, quindi, la
quale, per onestà giurisdizionale diamo i vitalizi a tutti coloro che ne hanno
diritto.