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Vite parallele: il sosia che non sai di avere

Creato il 03 maggio 2012 da Mcnab75

Vite parallele: il sosia che non sai di avere

Di questa faccenda ne ha parlato anche Voyager, il che dovrebbe tenermi lontano mille miglia dal trattarla.
Invece qui amiamo il rischio, quindi la tratteremo comunque.
L’argomento del resto è intringante, anche se scientificamente poco dimostrabile (cosa che tra l’altro non ha mai frenato i dossier mysteriosi di Plutonia).
Partiamo con una domanda stuzzicante: avete mai pensato che possa esistere qualcuno con una vita identica alla vostra? Magari all’altro capo del mondo. Un vostro sosia praticamente perfetto, e non solo per aspetto fisico, che quasi sicuramente non incontrerete mai.
Non sto parlando dei Doppelgänger  già citati in molte altre occasioni, e di cui hanno recentemente parlato i colleghi Germano e Giordano in due interessanti articoli. Essi, i  Doppelgänger,  sono copie spettrali delle persone viventi, gemelli maligni provenienti forse da universi alternativi.
I “sosia sconosciuti” no. Sono persone in carne e ossa, normalissime, che però conducono un’esistenza identica a quella di un’altra persona, senza saperlo. Solo raramente capita che due vite parallele s’incrocino. Quando accade le coincidenze sono così eclatanti da balzare subito all’occhio, spesso in maniera drammatica.

Donald Chapman e Donald Brazill, due perfetti sconosciuti, furono uniti da un destino a dir poco incredibile. Entrambi sono nati il 5 settembre del 1933. Il primo nella cittadina di Eureka e il secondo a Ferndale (California).
Una domenica mattina del 10 settembre 1956, cinque giorni dopo il compleanno di Chapman e di Brazill, i due giovani guidavano la loro auto sulla statale 101 a sud di Eureka e ritornavano alle proprie abitazioni. Avevano riaccompagnato le proprie fidanzate, ciascuna delle quali risiedeva nella città dell’altra, quando, improvvisamente, si scontrarono frontalmente con le proprie auto morendo sul colpo. I certificati di morte indicano che tutti e due morirono per le gravi ferite riportate alla testa.

Non meno sconcertante è il caso narrato dal professor T. Bouchard dell’Università del Minnesota sul “Corriere del Medico”, in data 12 giugno del 1980. I gemelli Jim Springer e Jim Lewis erano stati adottati da due famiglie dell’Ohio, ma nessuno dei era a conoscenza dell’esistenza dell’altro. Entrambi si laurearono in legge e iniziarono a lavorare part-time come vice sceriffo nei rispettivi paesi di residenza. Tutti e due scelgono la Florida per trascorrere le ferie. Acquistano un cane che chiamano entrambi Toy. Le loro mogli si chiamano entrambe Linda. Divorziati, sposano due ragazze di nome Betty. I figli si chiamano James Allan (non esattamente un nome comune). Fumano le stesse sigarette e si intendono tutti e due di falegnameria.

Vite parallele: il sosia che non sai di avere

Lilcon e Kennedy: il più eclatante caso di "vite parallele", anche se vissute in epoce diverse.

Un caso altrettanto evidente di parallelismo, narrato dallo studioso J. Goodavage, autore di un libro sulle “vite parallele”, riguarda due donne nate nello stesso giorno e aventi lo stesso nome ma senza alcun rapporto di parentela: Edna Hanna e Edna Osborne. Nel 1939, nell’ospedale di Hackensack nel New Jersey, tutte e due partorirono, nello stesso istante, due bambine, a cui diedero lo stesso nome: Patricia Edna. Intervistando le due donne Goodavage scoprì dell’altro.
I loro mariti svolgevano lo stesso lavoro ed erano proprietari di un’automobile della stessa marca e di identico colore. Entrambe le coppie si erano sposate esattamente tre anni e mezzo prima, nello stesso giorno. I due uomini erano nati nello stesso anno, mese e giorno; identica circostanza per le loro mogli. Le due donne avevano i capelli castani e gli occhi azzurri, la stessa altezza e lo stesso peso. Entrambe le coppie avevano comprato nello stesso giorno un cane a cui avevano dato il nome di Spot.

Ci sarebbero poi le incredibili coincidenze che caratterizzano la vita di due amati Presidenti degli Stati Uniti: Abraham Lincoln e John Fitzgerald Kennedy. Ma questa è un’altra storia e propabilmente ne riparleremo.

(Fonte: http://www.italysoft.com)


Filed under: misteri

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