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Vittoria con dedica

Creato il 24 ottobre 2013 da Ilnazionale @ilNazionale

hellas-parma_24 OTTOBRE – L’importante vittoria di domenica con il Parma è stata sicuramente la miglior dedica per Giovanni Martinelli. E commovente e toccante è stato l’assordante silenzio con il quale i diciannovemila del Bentegodi hanno partecipato al “tradizionale” minuto di raccoglimento. Gli uomini di Mandorlini hanno invece onorato l’impegno con una bella prestazione, piena di carattere e personalità, anche se non è stato per nulla facile avere la meglio contro Cassano & compagni. La squadra di Donadoni si è infatti dimostrata compagine molto ben organizzata, sia in fase difensiva che offensiva. I gialloblù, andati in vantaggio dopo soli otto minuti con Cacciatore – alla terza segnatura stagionale – hanno poi sofferto la reazione degli avversari che oltre alle due reti con le quali hanno ribaltato a proprio favore il risultato, hanno sfiorato il gol in almeno altre tre occasioni. Nella prima frazione di gioco gli scaligeri non sono riusciti infatti ad esprimersi al meglio, specialmente a centrocampo dove a mio avviso ha pesato – forse anche oltremisura – l’opaca prestazione di Hallfredsson. L’islandese, schierato da Mandorlini nella formazione di partenza, è apparso ancora una volta decisamente lontano dalla miglior condizione. Posso apparire magari esagerato nel giudizio ma il giocatore che aveva entusiasmato nel girone di andata della stagione 2011-2012 – quella del ritorno in serie B – non s’è purtroppo più visto. Fortunatamente nel secondo tempo, grazie anche all’inserimento di Donati al posto proprio del vichingo gialloblù, il Verona ha ripreso in mano il pallino dell’iniziativa, raggiungendo il meritato pari con un giusto rigore trasformato dal solito Jorginho. E qui è uscito ancora una volta forse il miglior pregio che Mandorlini ha saputo ancora una volta trasmettere ai suoi ragazzi ovvero la voglia di non mollare mai la presa e di cercare sempre la vittoria. Vittoria che nella fattispecie è arrivata quasi allo scadere grazie al secondo rigore trasformato sempre dal giovane centrocampista brasiliano. Se la memoria non mi tradisce credo che nella storia dei campionati disputati dal Verona in serie A sia la prima volta che i gialloblù si vedono assegnare ben due rigori a favore. In ogni caso, al di là delle statistiche, credo altresì che i tre punti di domenica siano assolutamente meritati. Peccato invece sentire al termine dell’incontro le lamentele – a mio avviso ingiustificate – rivolte all’arbitro Mariani, “reo” secondo il direttore generale emiliano Leonardi di un utilizzo “esagerato” di cartellini gialli nei confronti dei giocatori di Donadoni.
La classifica è ora da vertigini – 16 punti sono veramente “tanta roba” – ma, pur consapevoli della propria forza, bisogna come sempre rimanere con i piedi ben saldi a terra. Sabato ci aspetta l’affascinante sfida di San Siro contro l’Inter dove il Verona nella sua storia non ha mai vinto. Andando a sfogliare l’album dei ricordi gialloblù troviamo il match del 28 dicembre 1969 – una vita fa – dove l’incontro terminò a reti inviolate ma con un rigore fallito da Gianni Bui al 42° del secondo tempo. Ci siamo quindi già andati vicini una volta, perché non riprovarci? Chissà che non sia la volta buona…

Enrico Brigi

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