Vittoriale degli italiani
Si dice che appartenga agli italiani e che ne celebri le vittorie ed i successi. Inizialmente è appartenuto a un grande poeta italiano, Gabriele D’Annunzio, che in questo luogo trascorse gli ultimi anni della sua vita. Stiamo parlando del Vittoriale degli italiani, cittadella composta da edifici e parchi e che sorge a Gardone Riviera, sul lago di Garda. Il Vittoriale è fatto di tanti edifici e parchi che si affacciano sul lago, in uno scenario da sogno che vale la pena visitare e ammirare. All’interno del Vittoriale è racchiusa gran parte della cultura e della storia d’Italia, perché D’Annunzio, certamente, ne è stato il protagonista indiscusso e assoluto. Gli edifici del Vittoriale conservano proprio le reliquie del grande poeta, oggetti e lettere che fanno oggi parte di un museo visitabile sempre presso i locali del Vittoriale.
Caratteristiche

Storia
La Prioria, venne affittata da D’Annunzio nel 1921, dopo che lo Stato Italiano l’aveva tolta a un artista tedesco. Il Poeta decise allora di ampliarla e di dar vita al complesso monumentale che porta il nome del Vittoriale. In questa impresa grandiosa, il Poeta venne aiutato dall’architetto Gian Carlo Maroni, che si occupò di realizzare una cittadella che potesse custodire i ricordi del poeta e celebrare le gesta degli Italiani durante il primo conflitto mondiale. Il Vittoriale degli italiani divenne anche un simbolo per celebrare D’Annunzio e le sue gesta eroiche, ma anche stravaganti. Il Poeta, inizialmente aveva deciso di usare la Prioria come residenza temporanea, in realtà vi trascorse gli ultimi anni della sua vita, esattamente sedici. E’ per questo che il Vittoriale viene considerato l’ultima dimora del grande poeta italiano.
Giardini
Il Parco e i giardini del Vittoriale degli italiani si estendono su una superficie di circa undici ettari. Il complesso merita di essere visitato globalmente, ma anche i giardini non sono da meno. Il Parco si apre con i viali, dove al centro sorge il Mausoleo, monumento circolare che venne realizzato dopo la morte di D’Annunzio e che si ispira alla tradizione funebre austriaca. Dalla nave Puglia si estende invece una piccola valle,la valletta, dove si possono ammirare due torrenti che unendosi si trasformano nel laghetto delle Danze, corso d’acqua a forma di violino. Dalla piazzetta dell’oratorio Dalmata si accede ai giardini. Prima si incontra il cortiletto degli Schiavoni, poi si arriva a un boschetto di magnolie. Fuori da un recinto di sedili di levano ben diciassette colonne che simboleggiano le vittorie di guerra. Su piani terrazzati, in discesa, verso il lago di Garda, si trova la limonaia con il Belvedere e la tomba della figlia di D’Annunzio, Renata. Proseguendo per i giardini si incontra anche un viale di cipressi e alla fine il cimitero dei cani e un frutteto dove sono collocati un’altra colonna e una statua di bronzo.
