Camminare per i viali della grande proprietà o in quelli angusti della casa, vuol dire poter passeggiare nella mente di un grande personaggio politico e letterario. Vivendo quel luogo con lo stesso immaginario eccentrico del gran scrittore ed entrando in un modo quasi surreale e fantastico.
Descrivere l'ampiezza di tale luogo è difficile, ma partendo dai giardini si può visitare tutta la parte esterna dividendola in due grandi tronconi:
- andando in leggera salita possiamo imbatterci nella nave militare Puglia incastonata all'interno del giardino e che punta dritta verso il lago e al Mausoleo degli Eroi dove è custodita la tomba del poeta;- scendendo verso il lago incontriamo invece l'Arengo, la limonaia e il frutteto... giù fino al laghetto a forma di violino.
All'interno dei giardini del Vittoriale è custodito anche un maestoso anfiteatro che si affaccia sul lago e salendo fino alla Piazzetta Dalmata, che prende il nome dal pilo sovrastato dalla vergine di Dalmazia, giungiamo finalmente alla casa.
Quest'ultima è un posto angusto caratterizzato sopratutto dalla mania del poeta di accumulare e di proteggersi con tutti i suoi oggetti dal resto del mondo. L'intero è anche molto buio per via dei problemi di vista che quest'ultimo soffriva nell'ultimo periodo della sua vita preferendo il buio alla luce.L'ingresso invita il visitatore, attraverso una colonna, ad entrare o a sinistra, l'entrata riservata agli amici e ove attendevano in tutta comodità pochi minuti il poeta o a destra, l'entrata riservata agli ospiti poco graditi e ove il poeta tendeva a far attendere per molto tempo i suoi ospiti, memorabile l'attesa di Mussolini durata ben due ore.
L'interno poi è un labirinto di pura follia, ingegno e furbizia che a portato il poeta a finanziare quel luogo onirico tramite i finanziamenti che Mussolini gli dava pur di tenerlo al suo posto e non rischiare di avere un temibile avversario politico. D'Annunzio però spendeva più di ciò che aveva accumulando numerosi debiti che lo portarono a decidere di devolvere il Vittoriale a una fondazione così che divenendo tale ogni debito sarebbe stato annullato.
Descrivervi l'interno sarebbe un peccato imperdonabile perchè solo andandoci e vivendo quelle stanze si può davvero capire la maestosità e il genio di una persona, senza dubbio, unica nel suo genere.
Vi basti pensare che ci sono stanze denominate del mascheraio o del lebbroso per immaginare a cosa potete andare incontro!
Al Vittoriale però si può godere anche di due musei quelli del D'Annunzio Eroe e quello del D'Annunzio Segreto, questo particolarmente emozionante e divertente non solo per l'esposizione di "alcune" delle scarpe, degli accessori e dell'abbigliamento di D'Annunzio (oltre che alcuni completi da notte di alcune delle sue donne), ma anche la raccolta di oggetti e sopratutto lettere che basta leggerle per capire quanto Casanova e appassionante fosse quest'uomo conosciuto in lungo e largo per le sue conquiste.
Andare al Vittoriale vuol dire immergersi nel favoloso mondo delle meraviglie, ma in questo caso non sarà un Bianconiglio ad accompagnarvi, ma semplicemente le rime di uno dei poeti più saccenti, esteti ed egocentrici che la storia abbia mai conosciuto.
Cristina
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