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Vittorie e sconfitte

Da Flavialtomonte

Ho realizzato due aspetti della vita: le vittorie e le sconfitte.
Le prime avvengono con impegno e costanza e tante volte si fermano lì, nell’atto stesso, da poter fare a meno di godere del suono della tromba all’arrivo, allo “scrappp” del nastro, al podio e al trofeo. E assapori proprio tutto della vita, così! come viene, come è giusto che sia, senza troppi servigi.

A certa gente le vittorie vengon fuori con un niente, tanto che – questa gente – si domanda “perché?” ma in silenzio e a se stessa per potersene poi vantare con gli altri facendo evaporare ogni gesto di compiacimento per merito. È evidente che non se lo merita, ma: chi può dirlo? Forse la vita gli ha offerto così tante bruttezze (e qui riservo dei diritti d’autore.) che delle volte è proprio giusto che gli ripagli il danno subito (che con i tempi che corrono anche la vita se ne riguarda bene.)

E mentre il danno più grosso è già in atto dentro un ego inferocito e una modestia ingorda, quella dell’ “avete visto?” – “Purtroppo sì, e ci dispiace. Non sei l’unico in giro, se ne vedono così tanti come te, che ci passano sotto il naso e neanche ce ne accorgiamo. Ci soffiamo il naso e non li degnamo di una molecola.” i tipi così esaltano la così chiamata “botta di Fortuna”, altrimenti detta “di cu…”.
Avete presente la proposizioni? Ecco, per esempio, “presidente sta a x come botta di fortuna sta a y” me la sapete risolvere?
Sia un dato (ma te lo puoi tenere!) presidente che una data fortuna (l’accetto volentieri.) devono saper svolgere dei ruoli. Certo: c’è chi li riveste e chi li sveste, ma queste sono altre storie.
Per questa ragione, mi sento bene a dire che “ognuno c’ha il suo momento nella vita“.

I momenti dovrebbero durare un momento – no? – ma ripetendo sempre la formula dell’attesa “aspetta un momento” il momento si raddoppia o si moltiplica e prima o poi crolla, ma non si sa mai in quale momento esatto della vita esso possa crollare. Specialmente i momenti degli altri, son difficili da calcolare.

Il secondo aspetto della vita sono le sconfitte, quei colpi di testa che fanno male ma poi passa.
Ecco, queste sconfitte sono dei veri e propri distributori di momenti. Ti fai male e da lì ne esce un momento in omaggio; accade di nuovo? ecco un altro momento. Quando hai finito quasi tutti i colpi – ripetendo ovviamente ad ogni sconfitta l’incantesimo “ciò che non mi uccide mi fortifica” – ti ritrovi con un sacco di momenti bonus a disposizione, che sei libero di sfruttarli come meglio credi.

Il vantaggio delle sconfitte è che non potrai mai montarti la testa, come nelle vittorie, perché la testa ce l’hai già piena di bernoccoli – non per altro!

Vittorie e sconfitte


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