LOS ROQUES (VENEZUELA) – Recuperate alcune parti del relitto dell’aereo caduto in mare a Los Roques il 4 Gennaio 2013, con a bordo Vittorio Missoni, la moglie Maurizia Castiglioni, Guido Foresti, Elda Scalvenzi, e due piloti di Caracas. A renderlo noto è il sito Noticias 24, citando la procuratrice generale Luisa Ortega Diaz, la quale riferisce che il relitto recuperato è quello del velivolo registrato YV2615 .
Secondo la fonte sarebbe stata riportata in superficie la fusoliera dell’aereo.
“È stata un’operazione complessa sul piano tecnico” hanno spiegato dall’ambasciata italiana, ricordando che “l’aereo si trovava a circa 75 metri di profondità” . “Le parti più grosse della carlinga sono state sollevate con due grandi globi, il che ha d’altro lato permesso di stendere una rete sul fondo del mare, per poi riportare in superficie anche le altre parti del relitto”, hanno precisato le fonti diplomatiche.
Come si legge sul Corriere della Sera, l’operazione è stata definita “complessa” da tutti coloro che ne hanno fatto parte:
“L’operazione rappresenta una tappa fondamentale della lunga e triste vicenda iniziata nella mattina del 4 gennaio scorso, quando dai radar nei cieli venezuelani scomparve improvvisamente la traccia del volo partito pochi minuti prima dalla Gran Roque, l’isola principale di Los Roques”
Una storia triste iniziata il 4 Gennaio scorso quando il velivolo non è mai arrivato all’aeroporto di destinazione, il Mequetia di Caracas, dove poi Vittorio Missoni e gli altri viaggiatori si sarebbero dovuti imbarcare per l’Italia, al termine di una vacanza nell’arcipelago venezuelano:
“Dopo molte ricerche, i resti dell’aereo sono stati trovati lo scorso 27 giugno a circa 15 miglia dalla Gran Roque. A metà ottobre è poi iniziato il lento e doloroso lavoro per recuperare i resti umani a bordo del piccolo bimotore. Successivamente, le autorità venezuelane hanno reso noto l’identificazione dei resti di Maurizia Castiglioni sulla base ai campioni biologici prelevati dal relitto, così come quelli del pilota e del copilota del velivolo. All’identificazione si è arrivati a seguito del risultato dell’analisi di 19 campioni biologici prelevati dal relitto da una squadra di sommozzatori”.
L’identificazione di Vittoria Missoni, Foresti e Scalvenzi è invece ancora da verificare, come ha precisato la stampa venezuelana:
“Ora i riflettori rimangono puntati sull’altro aereo precipitato nella zona, lo stesso giorno (4 gennaio) ma qualche anno prima (2008) con a bordo 14 persone, dei quali otto italiani. In questo caso, le operazioni saranno ben più complesse e costose di quella conclusa oggi, soprattutto a causa del punto nel quale si trova l’aereo: circa 970 metri di profondità in fondo al mare, nove chilometri a sud di Los Roques”.