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Vittorio vive, e vive Palestina

Creato il 15 aprile 2011 da Alphaville

Non è una buona giornata, oggi, e c’è poco da dire sull’assassinio di Vittorio Arrigoni — anche se sui media potete trovare parecchio.

Morte sospetta, ça va sans dire: perché Vittorio era uno che parlava chiaro, e sapeva tenere gli occhi bene aperti. Due qualità piuttosto scomode, dappertutto ma in particolare nella Striscia di Gaza: nei confronti della quale vale sicuramente la massima “occhio non vede, cuore non duole”, ma ancora di più vale il precetto aureo del “non lo so, non c’ero e se c’ero dormivo” — se l’Occidente avesse i bicipiti, potrebbe farselo tatuare.

Non credo che a breve salterà fuori la verità sulla morte di Vittorio, perlomeno a livello ufficiale. Quelli svegli come lui, invece (e che sono più di quanto si creda), un’idea se la sono già fatta: e non la lasceranno cadere troppo presto.

Abbiamo nel cuore la Palestina, dunque anche Vittorio: dimenticare è un verbo che non ci appartiene.


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